Queste persone arrivano con tutti i disagi che un migrante può subire lungo il percorso: mancanza di cibo, di igiene e di sicurezza, che possono causare un netto deterioramento della loro salute, sia fisica, sia mentale. Ecco perché un’assistenza completa, in particolare della salute delle persone in mobilità, è diventata un grido urgente e un’estrema necessità.
Con la sensibilità della carità pastorale che caratterizza la missione salesiana, e seguendo la logica e la passione che governano e modulano i passi della pastorale salesiana su questa frontiera, il “Proyecto Salesiano Tijuana A.C.” (PST) – l’ente che coordina le attività sociali della presenza salesiana nella città – ha rafforzato il suo lavoro di rete firmando un accordo di collaborazione con l’agenzia delle Nazioni Unite dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).
Tanto il PST, quanto l’OIM, intendono affermare il diritto alla salute dei più vulnerabili e dei meno favoriti, e vogliono anche offrire un servizio completo – con diverse prestazioni, psicologiche, ricreative, legali, sociali – sia ai migranti adulti, sia e ancor più ai migranti bambini, adolescenti e giovani, sempre più spesso presenti nel movimento migratorio della città e in particolare negli spazi serviti dalla famiglia salesiana di Tijuana.
E intendono fare tutto questo, mettendo a disposizione delle alternative per il loro sviluppo umano, sociale e spirituale e attraverso un’assistenza più completa possibile grazie alle strutture dell’oratorio salesiano dedicato a Maria Ausiliatrice. “Il Proyecto Salesiano Tijuana mira a garantire un’assistenza educativa e pastorale, una presenza salesiana che, come insegna il nostro Padre Don Bosco, c’incoraggia a guardare con tenerezza la realtà sofferente dei più bisognosi, e ad offrirci con creatività, per essere un lievito di fraternità nella società di Tijuana”, ha dichiarato nell’occasione il Direttore Generale del PST, don Agustín Novoa Leyva, SDB.
“La realtà emergente in cui viviamo - conclude il salesiano - comporta molte sfide. Ma noi, confidando anche in una buona mano della Provvidenza, molto necessaria in questi tempi, continueremo ad assistere con qualità e calore umano tutti i migranti e le persone vulnerabili che si avvicinano alle nostre opere, con risposte chiare ai loro bisogni”.