Argentina – Terza giornata della Visita d’Insieme all’America Cono Sud: alla scoperta delle origini della presenza salesiana in America

24 Marzo 2023

(ANS – Pilar) – Giovedì 23 marzo si è svolta la terza giornata della Visita d’Insieme alla regione America Cono Sud. Una giornata che ha avuto una particolarità rispetto alle altre: ha previsto, nel pomeriggio, una visita a Buenos Aires, alle case salesiane dove arrivarono i primi salesiani inviati da Don Bosco nel 1875.

Dopo le Lodi mattutine e il saluto all’assemblea di don Justo Piccinini, Ispettore di Brasile San Paolo e moderatore della giornata, la sessione si è aperta di buon mattino con la relazione di don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale giovanile, su “Animazione Vocazionale e Pastorale Giovanile come principio ispiratore e meta della Pastorale Giovanile salesiana”. Sono stati presentati i possibili scenari in cui si può trovare l’animazione vocazionale in ogni Ispettoria e si è insistito sulla necessità di rafforzare la cultura vocazionale, per realizzare una pastorale che porti i giovani alla sintonia con il desiderio di Dio per la loro vita. Sono stati evidenziati tre momenti di un processo: l’annuncio, la proposta e il discernimento vocazionale. Il Consigliere ha concluso la presentazione delle tre vie della cultura vocazionale: pregare, vivere e agire, che comportano varie iniziative per le Ispettorie, le comunità religiose e le Comunità Educative Pastorali (CEP).

Successivamente don Alfred Maravilla, Consigliere Generale per le Missioni, ha parlato all’assemblea sul tema “Verso il 150° anniversario della prima spedizione missionaria e oltre”. L’obiettivo principale della riflessione è stato quello di capire come sfruttare la realtà missionaria di questa regione, alle soglie del 150° anniversario (1875-2025) dell’arrivo dei primi missionari inviati da Don Bosco in quelle terre, e anche come il volontariato e la dimensione missionaria possano essere un’opportunità per la pastorale vocazionale.

Ha parlato del fatto che lo spirito missionario è un elemento salesiano costitutivo e parte essenziale del “Da mihi animas...” che ogni salesiano deve vivere. Ha spiegato che la funzione essenziale dell’animazione missionaria è mantenere vivo lo spirito missionario in ogni confratello, comunità salesiana, CEP e Ispettoria; e che l’animazione missionaria è legata all’animazione vocazionale che si compie con tutti i giovani.

Ancora, ha chiarito che la vocazione missionaria salesiana è una chiamata del Signore all’interno della comune vocazione salesiana, alla quale Dio chiama alcuni salesiani. Va valorizzato anche il contributo dei volontari missionari salesiani, che viene animato insieme alla Pastorale Giovanile; e ha invitato a tenere conto della sfida cui le Ispettorie devono rispondere a motivo degli appelli fatti dalla Chiesa a livello continentale, soprattutto da Aparecida.

Infine, ha presentato il cammino della Congregazione per il 150° anniversario della Prima Spedizione Missionaria Salesiana, che sarà incentrato sul “ringraziare, ripensare, rilanciare lo spirito missionario”, che mira a mantenere vivo lo spirito missionario di ogni salesiano (l’essere), non solo le attività missionarie (il fare).

Successivamente, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e tutti i partecipanti sono partiti alla volta di Buenos Aires. La prima tappa è stata la parrocchia e casa salesiana “San Juan Evangelista” a La Boca. Il Rettor Maggiore e tutti gli ospiti sono stati accolti con grande entusiasmo dagli studenti della scuola e dal Direttore e Parroco, don Alejandro León. Questi ha poi guidato la visita alla chiesa, iniziata nel 1872 e affidata nel 1877 ai salesiani in Argentina.

“Siamo in un luogo molto significativo per i salesiani. Non lontano da qui c’è il luogo dove sbarcarono i primi Figli di Don Bosco. Questa è la storia, le origini, che ci incoraggiano a rimanere fedeli”, ha commentato il Rettor Maggiore, dopo aver deposto dei fiori sotto alla statua di Maria Ausiliatrice. “Grazie per la vostra bella e significativa presenza. Senza i bambini, i giovani e gli educatori, sarebbe solo una visita turistica. Le mura hanno un valore, ma voi date loro vita” ha poi aggiunto.

Infine, ha ricordato l’esempio di Sant’Artemide Zatti. “Dio continua a benedire il suo popolo e il suo mondo, e lo fa con mezzi semplici; come un semplice salesiano coadiutore, che ha vissuto la sua vita al servizio dei malati e dei fragili. È un invito alle Ispettorie a continuare a capire che la santità passa attraverso un profondo ‘sentire’ il Dio della vita da cui poi si produce il servizio, in questo modo semplice, come lo visse Zatti”.

Nel pomeriggio, il Rettor Maggiore e la delegazione di salesiani si sono recati alla Basilica di Maria Ausiliatrice, nel quartiere Almagro di Buenos Aires. “Questa è la chiesa peregrinante, qui veniamo come pellegrini alla nostra vita di fede. Veniamo per incontrare Dio e le braccia di nostra Madre. Qui ogni visitatore può sentirsi come un bambino, amato e benedetto” li ha accolti la Salesiana Cooperatrice Graciela Bordín.

Ha poi invitato i presenti a visitare la basilica, a partire dalla Cappella della Vergine, seguendo poi con il Battistero e infine la Cripta, dove ha ringraziato il Rettor Maggiore per la sua visita: “Grazie, Don Ángel, per essere Don Bosco tra noi”.

Per concludere la visita pomeridiana, presso la Casa Ispettoriale, don León ha invitato tutti a visitare i nuovi locali della sede di Buenos Aires dell’Archivio Storico Salesiano, resa possibile grazie alla collaborazione del Rettor Maggiore.

L’ultima tappa di questo tour è stata la Chiesa Pubblica “Mater Misericordiae” e la casa salesiana del quartiere Congreso. I partecipanti sono stati divisi in quattro gruppi per poter visitare più comodamente il Museo Storico adiacente alla chiesa. La visita al museo si è conclusa in chiesa, dove, prima della Messa, è stata proiettata una mappa dell’arrivo dei primi salesiani e dell’espansione dell’opera di Don Bosco in Argentina.

Durante l’omelia il Rettor Maggiore ha manifestato: “Tutto il continente americano, da Ushuaia a Vancouver, da Montreal a Punta Arenas, è pieno di presenze salesiane. E veramente questo non risponde ad un programma umano, a un piano strategico... È Dio che sta dietro a questo grande sogno”.

E ha concluso: “Che forte simbolismo, che spero i nostri comunicatori sappiano trasmettere al mondo intero, che siamo insieme, il Consiglio Generale con gli Ispettori e i confratelli del Consiglio di tutte le Ispettorie dell’America Cono Sud… Semplicemente, stiamo celebrando la vita di questo sogno che, con l’aiuto di Dio, vogliamo continuare: con lo stesso entusiasmo e la stessa passione di tanti altri prima di noi. Che il Signore ci benedica, che Don Bosco continui a vegliare sulla sua Congregazione e sulla sua Famiglia Salesiana”.

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