“Bebe” oggi ha 19 anni; quando ne aveva 11, per le complicazioni di una meningite, le sono stati amputati gli arti. Anziché abbattersi, subito dopo le operazioni ha ripreso a studiare e ad allenarsi nel suo sport preferito, la scherma, diventando la prima schermitrice disabile al mondo a gareggiare con quattro protesi artificiali. Dal 2011 ha vinto tutti i più importanti tornei di scherma, dai campionati nazionali agli Europei e ai Mondiali.
Dopo essere stata tedofora alle Paralimpiadi di Londra 2012, a Rio ha vinto l’oro nel fioretto individuale, categoria B, eppure la medaglia che le dà più soddisfazione è di bronzo, perché ottenuta insieme alle sue compagne di squadra del fioretto femminile: “L’importante è che ci siamo divertite, questa è la nostra medaglia ed è bellissima, è stupendo averla vinta con la mia squadra, tengo più a questa che alla medaglia d’oro. In gara pensavo alla fantastica storia che ho e mi ripetevo che non poteva finire con una sconfitta” ha dichiarato.
“Bebe è una ragazza d’oro anche fuori dalle gare. Ha conosciuto la realtà salesiana fin da piccola, all’oratorio Astori di Mogliano Veneto, in provincia di Treviso. Ed ha appena sostenuto gli esami di maturità, dopo aver frequentato per cinque anni l’istituto salesiano San Marco a Mestre: Arti grafiche e comunicazione la scuola frequentata. All’esame ha presentato una tesina sulle possibili Olimpiadi Roma 2024. E tutti al San Marco conserveranno di lei uno splendido ricordo” ha riportato il sito “Amici di Don Bosco”.