Don Riley lavora con e per i giovani fin da quando era adolescente. Oggi 67enne, prima di fondare “Youth Off The Streets” nel 1991, ha lavorato come insegnante, operatore giovanile, tutore per giovani in conflitto con la legge, assistente sociale e Preside. In tutte le sue attività ha sempre tenuto fermo il principio che non esiste “un bambino nato cattivo”, ma che esistano ambienti, circostanze e famiglie dannose che possono avere un impatto negativo sui giovani.
La sua visione è sempre stata quella di dare fiducia e opportunità di crescita ai giovani che vivono in condizioni di svantaggio, utilizzando strategie che facessero leva sui punti di forza e le possibilità positive di ogni singolo giovane per aiutarlo a costruirsi un futuro migliore. Pur avendo iniziato con poco, don Riley ha lavorato tanto e duramente nelle scorse tre decadi, tanto da far diventare “Youth Off The Streets” un’organizzazione non confessionale modello nel servizio ai giovani.
La “Don Bosco House”, il primo centro di accoglienza del programma YOS, nell’area “Inner West” di Sidney, aprì i suoi battenti per la prima volta nell’aprile del 1991. Nel 1996, don Riley inaugurò invece il “Key College” a Redfern, la prima scuola superiore del programma “YOS” per i giovani che avevano abbandonato l’educazione formale. Con il passare degli anni il progetto di YOS si è ulteriormente accresciuto, tanto che oggi comprende sei scuole superiori, indipendenti e accreditate dalle autorità pubbliche, nell’area della Grande Sidney, nella regione di Illawarra e nella Costa Centrale del Nuovo Galles del Sud.
Don Riley ha anche sviluppato e implementato strategie innovative per aiutare i giovani ad affrontare i traumi, gli abusi e le negligenze subite, e molte di queste procedure da lui sviluppate sono oggi adottate da scuole e agenzie governative in tutta l’Australia. Oggi YOS offre un’ampia gamma di servizi e programmi di sostegno integrati per giovani e famiglie, portati avanti da più di 200 operatori e da una comunità di oltre 330 volontari.
Recentemente, in concomitanza con la Settimana Nazionale per i Senzatetto (1-7 agosto 2022), il quotidiano australiano The Sydney Morning Herald ha citato Lex Nadine Lutherborrow, Direttrice Generale di “Youth Off the Streets”, la quale ha parlato dei motivi che spingono tanti giovani a vivere per la strada: “La disgregazione familiare e i conflitti in generale, che non includono necessariamente la violenza, sono il principale fattore che determina il fenomeno dei giovani senzatetto. Anche se i giovani tendono a non farsi vedere per la strada: si trovano più facilmente in alloggi temporanei o in centri di assistenza, dormono in auto o in tenda o fanno couch-surfing, passando da una casa all’altra, alloggiando da un amico, un parente o un conoscente fino a che non ne superano la soglia di accoglienza”.
Secondo le informazioni contenute sul sito di YOS – https://youthoffthestreets.com.au –, nel 2021 sono stati oltre 3.700 i giovani assistiti e accompagnati da questo servizio. E la storia trentennale di don Riley e del suo "Youth Off the Streets" (YOTS) può essere certamente di grande ispirazione in vista della prossima Consulta Mondiale delle Opere e Servizi Sociali salesiani in programma tra fine settembre e inizio ottobre a Torino-Valdocco.
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