All’evento ha partecipato l’intera comunità, insieme agli studenti delle scuole primarie e secondarie e al corpo di ballo Suyay Kalen. Nel corso della commemorazione, inoltre, alcuni attori di piccole compagnie teatrali hanno ricreato le scene storiche dell’arrivo dei Salesiani. Numerose le attività previste, tra cui la visita al Museo Regionale Salesiano, guidata e coordinata dalla signora Cintia Navas.
Rawson è il luogo che i Salesiani adottarono per offrire la loro opera missionaria, educativa ed evangelizzatrice nelle terre del Chubut. Rawson è infatti un luogo di incontro tra nativi, coloni, creoli, missionari, alla ricerca del sogno di una vita migliore. Il primo salesiano che mise piede in questi luoghi, nel 1892, fu don Pietro Bonacina, che arrivò con il chiaro intento di aiutare la comunità, soprattutto i bambini. Solo una settimana dopo il suo arrivo, iniziò a chiamare i giovani a un nascente oratorio.
Il suo successore fu don Bernardo Vacchina. Il 26 dicembre 1892 decise di mettere per iscritto il suo piano d’azione: aprire una scuola per i ragazzi e una per le ragazze, istituire un orfanotrofio, una scuola di arti e mestieri per gli indigeni, cattolici e protestanti e aprire un'infermeria per i bisognosi. L'opera ultima, quella che comportava i maggiori sacrifici e costi, era però l'evangelizzazione delle numerose tribù della Cordigliera. Tutti questi obiettivi sono stati portati avanti, con impegno e sacrificio, da molti salesiani e laici nel corso degli anni.
Poi, un anno più tardi, iniziò l'attività delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Dieci anni dopo aprì le porte l'”Hospital del Buen Pastor” e nel 1907 fu stampato il settimanale “La Cruz del Sur”, il primo giornale in lingua spagnola della provincia di Chubut. In questo contesto di cambiamenti e innovazioni, il 18 giugno 1941, nacque il Museo Regionale Salesiano. Quando sono stati mossi i primi passi per la costruzione del museo, la comunità ha iniziato a collaborare donando importanti pezzi di valore storico e naturale appartenenti alle proprie famiglie, che oggi sono considerate famiglie storiche nel Chubut.
Oggi, il Museo ospita collezioni dei Popoli nativi, degli immigrati, delle istituzioni della città e dell’opera salesiana, ma anche elementi di Scienze naturali, Numismatica e una Biblioteca.
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