Il progetto fa parte di un piano di riqualificazione del centro educativo dopo la morsa della pandemia di Covid-19 (ancora in corso). Concretamente si propone di completare le dotazioni dell’attuale laboratorio di Fisica che, seppur ancora in buone condizioni, è purtroppo datato. In questo modo intende aiutare gli allievi del centro a realizzare esperienze didattiche significative e a superare un modello di scuola ancorato alle sole capacità mnemoniche, che in Pakistan è ancora troppo diffuso.
Le esperienze di laboratorio consentiranno di definire chiaramente il campo di indagine della Fisica e di insegnare allo studente come esplorare i fenomeni (sviluppare abilità legate alla misurazione) e come descriverli con un linguaggio adeguato (incertezze, cifre significative di una misura, grafici).
L’attività sperimentale consentirà agli allievi di discutere e costruire concetti, pianificare osservazioni, misurare, lavorare con oggetti e strumenti, confrontare osservazioni e teorie.
Inoltre, gli studenti potranno familiarizzare con l’uso di diversi software sperimentando l’importante ruolo delle tecnologie dell’informazione nella raccolta, nell’analisi e nella rappresentazione dei dati raccolti durante gli esperimenti.
Fondamentali saranno, poi, le esperienze svolte in gruppo che aiuteranno a sviluppare le relazioni sociali e ad affinare la capacità di lavorare in squadra dividendo i compiti. Il laboratorio disporrà di attrezzature sufficienti a consentire la creazione di cinque gruppi di lavoro, e ciascuno di questi avrà a disposizione anche un semplice tablet con alcune applicazioni gratuite.
Infine, verranno proposti anche esperimenti con materiali poveri, così che gli allievi possano replicarli a casa.
A beneficiare di quest’iniziativa saranno non solo i 120 studenti, ragazzi e ragazze, della scuola, ma anche i circa 170 allievi del Centro di Formazione Professionale, che condividono il laboratorio con la scuola.
Il progetto, dal costo contenuto (circa 3.600 euro), è stato sostenuto, in un lodevole sforzo di solidarietà internazionale, dall’Istituto Internazionale “Edoardo Agnelli” di Torino.
Attualmente è già in fase avanzata di realizzazione. “Stiamo ultimando gli acquisti per il Laboratorio, mancano solo alcuni pezzi, già ordinati, ma che non erano disponibili in negozio. Con i ragazzi abbiamo scattato alcune foto. Anche loro sono molto grati all’Agnelli” ha scritto dal Pakistan il missionario salesiano piemontese, sig. Piero Ramello, SDB.
Fonte: Salesiani Piemonte
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