Corea del Sud – Il sig. Baek, un Salesiano Coadiutore impegnato a diffondere la cultura del rispetto della vita

(ANS – Seul) – Nell’Ispettoria salesiana della Corea del Sud (KOR), attualmente ben 10 salesiani su 107 sono formati nel counseling psicologico dei giovani – senza contare un numero ancora maggiore di collaboratori laici della missione salesiana attivi nello stesso campo. In favore dei giovani a rischio i salesiani animano due centri di consulenza psicologica: il centro governativo della Provincia di Kangwon, affidato ai salesiani da anni, e quello presente presso la Casa Ispettoriale di Seul, un tempo noto come Centro “Salesio” per la Prevenzione dei Suicidi Giovanili, e ora ribattezzato come “Centro di Ascolto - Rispetto per la Vita”. Oggi a presentare l’impegno salesiano in questo settore è il sig. Benedict Baek, SDB, da 20 anni impegnato nell’apostolato con i giovani in difficoltà e a rischio, fondatore, nel 2016, del Centro di Ascolto - Rispetto per la Vita.

Insieme ad un laico suo collaboratore il sig. Baek incontra circa 7-10 giovani ogni settimana per l’ascolto e il counseling psicologico – oltre a svolgere i suoi doveri di Economo della Casa Ispettoriale e di Delegato ispettoriale per la Famiglia Salesiana.

Perché venne avviato questo centro?

Stando insieme ai giovani in difficoltà si resta colpiti dalle molte sfide psicologiche che devono affrontare. Semplicemente, abbiamo iniziato questo centro per aiutare i giovani in modo più efficace.

Lei vive e lavora da molti anni con e per i giovani. Qual è il loro principale bisogno?

Per crescere sani i nostri giovani hanno bisogno di superare le loro difficoltà psicologiche della vita quotidiana, di recuperare consapevolezza nei loro obiettivi di vita, motivazioni, fiducia in se stessi e autostima. Soprattutto quando crescono con genitori divorziati sentono la mancanza di adulti significativi che li accompagnino con tutto il cuore nelle loro difficoltà.

Qual è la principale sfida dei giovani in Corea oggi?

Nella società altamente competitiva della Corea del Sud la loro sfida principale è data dallo studio e dal lavoro. E in una società sempre più materialista e consumista, il rispetto per la vita sta rapidamente diminuendo.

Quali sono i principali problemi che incontrate presso il centro?

Il nostro servizio di ascolto e counseling sta affrontando principalmente l’abbandono scolastico e varie difficoltà nelle relazioni personali dei giovani.

E riguardo ai genitori dei vostri ragazzi?

Dietro le sfide dei nostri giovani ci sono sempre i loro genitori che lottano con l’educazione dei loro figli. Dedichiamo molta energia e tempo al lavoro con i genitori.

Qual è il tuo sogno come Salesiano Coadiutore?

Sogno e mi sforzo con tutto il cuore di camminare con i giovani e di vivere la mia vita religiosa attraverso il loro accompagnamento.

Qual è il motivo di questo sviluppo del counseling nell’Ispettoria coreana?

Attraverso la Pastorale Giovanile Salesiana incontriamo molti giovani che affrontano difficoltà psicologiche: per l’adattamento alla scuola e alla società, fenomeni come la depressione, i disturbi nel controllo della rabbia, la fobia sociale, l’autolesionismo, gli istinti suicidi, la bassa autostima, la scarsa fiducia in se stessi, la mancanza di moralità, il fumo, il bere, la sfiducia nei genitori a causa del divorzio o l’assenza di una vita familiare…

Per questo cerchiamo di capire i loro cuori, le loro sfide, e lavoriamo con loro per aiutarli a costruirsi un futuro migliore.

Fonte: AustraLasia

InfoANS

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