“La Chiesa locale – scriveva Ambrosi pochi mesi prima di morire, ricordando l’inizio del lavoro del VIS in Albania – si rivolse al VIS chiedendo di ‘fare qualcosa’ per le popolazioni delle valli dimenticate della montagna. Il VIS rispose con una proposta di progetto che oggi, alla luce della Laudato Si’ potremmo definire di ‘ecologia integrale’ e di ‘ecologia economica’”.
Proprio sulla sua visione della cooperazione, che già agli inizi del nuovo millennio era fondata sull’approccio integrale a cui oggi invita Papa Francesco, si è focalizzato il convegno “L’approccio comunitario per lo sviluppo umano e sostenibile delle aree rurali e marginali. Il caso albanese nella visione e azione di Pier Paolo Ambrosi” che si è svolto sabato 9 ottobre, con voci provenienti da istituzioni, beneficiari e partner, che hanno spiegato da diversi punti di vista cosa significasse, nella visione di Ambrosi, fare cooperazione secondo il metodo partecipativo e l’approccio comunitario.
Nel corso dell’evento è stata annunciata anche una serie di iniziative di supporto allo studio a favore di giovani studenti albanesi presso l’Università di Trento, l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia (IUSVE) e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
La missione, a cui hanno partecipato anche i familiari di Pier Paolo Ambrosi, è stata anche l’occasione per visitare alcune opere realizzate grazie ai progetti portati avanti a favore delle comunità rurali e dei giovani nel Nord, nel distretto di Malësi e Madhe, al confine con il Montenegro.
Culmine della missione è stata la Messa celebrata dal Direttore della comunità locale, don Gino Marcucci, presso la Chiesa Maria Ausiliatrice del “Centro Don Bosco” di Tirana, durante la quale è stato ricordato l’operoso, efficace e umile servizio che Pier Paolo Ambrorsi ha portato avanti nel Paese a favore di tantissime persone.
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