Inizialmente il sito era solo in lingua ungherese, ma la cerimonia di beatificazione, avvenuta a Budapest il 19 ottobre 2013, ha diffuso in lungo e in largo la storia di vita e di fedeltà di questo salesiano coadiutore, facendo percepire ben presto la necessità di mettere a disposizione di un maggior numero di persone la sua testimonianza cristiana.
Per questo oggi tutte le risorse riguardanti il Beato Sándor sono state tradotte in inglese, italiano e spagnolo.
Non c’è solo il lavoro di traduzione a diversificare il nuovo sito dal vecchio: lo scopo del rinnovamento del sito web è quello di raccogliere e mettere in un unico luogo gli scritti, gli audio e i video che riguardano il beato, le notizie riguardanti le sue reliquie, l’epoca del comunismo in Ungheria, il nuovo luogo di venerazione del beato, il film e una canzone su di lui, le cronache, le foto dei cartelloni... Questo sforzo di aggiornamento del sito web permetterà un facile accesso a tutto ciò.
Al tempo stesso, il sito web continuerà ad essere rinnovato anche in futuro, perché c'è un piano di raccolta di tutti i quadri, le opere commemorative, istituzioni intitolate al beato, i documenti ufficiali, le novene dedicate al martire salesiano ungherese, e persino si vuole mettere a disposizione una passeggiata virtuale sul sentiero che porta a diversi luoghi legati alla vita di Sándor.
L’Ispettoria ungherese ringrazia il sig. Gábor Kirner, SDB, e Márton Csány che hanno curato il lavoro di rinnovamento del sito web: http://sandoristvan.hu/
Stefano Sandor nacque a Szolnok, in Ungheria, il 26 ottobre 1914. Sin da giovane dedito alla vita spirituale e animatore dei propri coetanei conobbe la figura di Don Bosco leggendo il Bollettino Salesiano e si sentì subito attratto dal carisma salesiano. Emise la sua prima professione l’8 settembre 1940, e brillò sia nell’insegnamento dei corsi professionali, sia nel lavoro in oratorio. Nel 1942 fu richiamato al fronte, e guadagnò una medaglia d’argento al valore militare. Alla fine della II Guerra Mondiale si impegnò nella ricostruzione materiale e morale della società, dedicandosi in particolare ai giovani poveri, cui insegnava un mestiere.
Il 24 luglio 1946 emise la sua professione perpetua e nel 1948 conseguì il titolo di maestro-stampatore. Quando iniziarono le persecuzioni nei confronti delle scuole cattoliche, dovette scappare e nascondersi nelle case salesiane. Nel luglio del 1952 fu catturato e non fu più rivisto dai confratelli. Venne impiccato la sera dell’8 giugno 1953 a Budapest, ma solo dopo il 1990 fu comunicata la sua esecuzione. Il luogo della sua sepoltura è rimasto a lungo ignoto, ma il ricordo di Stefano Sándor oggi è più vivo che mai.