Nel 2019 l’ADMA Primaria di Torino ha festeggiato i suoi 150 anni di vita. Cosa significa quest’anniversario?
Celebrare 150 anni per qualsiasi gruppo è un motivo di festa e di gioia. Non tutte le associazioni o gruppi arrivano a festeggiarlo. Ma soprattutto l’ADMA oggi è molto più di quello che era 150 anni fa: è davvero una realtà diffusa nei cinque continenti, con 817 gruppi locali ADMA e un totale di oltre 100.000 membri sparsi in tutto il mondo.
I gruppi locali si stanno ringiovanendo e rivitalizzando. L’ADMA oggi è un’associazione in crescita ed espansione. Crescendo verso l’interno e verso l’esterno: cresce nella spiritualità, con due pilastri: la devozione a Maria Ausiliatrice e a Gesù nel Santissimo Sacramento. E cresce anche verso l’esterno, perché cresce nella solidarietà e nel servizio.
Come si stanno comportando i gruppi locali in tempo di pandemia?
La pandemia la stiamo vivendo tutti… Ciò che mi colpisce positivamente è che l’ADMA non è rimasta a guardare. È stata rapida nel mettersi all’opera e ha lavorato in due direzioni, come il movimento del cuore, sistole e diastole. In primo luogo, ha intensificato la preghiera: i gruppi hanno sviluppato nuovi momenti creativi, o almeno nuovi modi di continuare a pregare e ad incontrarsi. Questo è stato un movimento fondamentalmente per curare la relazione con Maria e con Gesù.
E poi non è rimasta ferma nelle case: è uscita per rispondere ai bisogni di tante persone. Ci sono state innumerevoli iniziative di solidarietà, raccolte di cibo per le famiglie bisognose, raccolte economiche per i poveri, aiuti di ogni tipo, produzione di mascherine, aiuto agli anziani portando loro cibo, trasferimento gratuito dei malati da un posto all’altro… Tutto questo, in tante associazioni, sin dall’inizio della pandemia.
Un gran numero di iniziative di solidarietà, concrete, generose, che ci hanno ricordato Maria quando, dopo l’annuncio dell’angelo Gabriele, parte per aiutare la cugina Elisabetta. In questa pandemia, l’ADMA è stata ed è la Visitazione.
Qual è l’importanza dell’ADMA oggi?
Oggi, l’Associazione ha una sfida molto grande. Far rivivere la dimensione mariana in tutta la Famiglia Salesiana. Questo è ciò che ha detto il Rettore Maggiore nella penultima lettera che ha scritto in occasione del 150° anniversario. La Famiglia Salesiana è una famiglia mariana e non può essere compresa senza la presenza di Maria.
Don Bosco ci ha lasciato in eredità la devozione all’Ausiliatrice. Come figli e amici di Don Bosco, siamo invitati a propagare e diffondere la devozione all’Ausiliatrice. È una sfida enorme poter rispondere oggi a questa devozione mariana.
L’intervista completa, a cura dell’Ufficio di Comunicazione Sociale dei Salesiani della Spagna, è disponibile sul sito di ANS in lingua spagnola.
