Don Guevara Rodríguez, dove affondano le sue radici, umane e salesiane?
Sono nato a Badajoz nel 1973 e lì ho vissuto fino all’età di 18 anni con la mia famiglia: i miei genitori Alejandro e Francisca e due fratelli più giovani, entrambi insegnanti – senza contare poi zii, cugini e nipoti… Siamo sempre stati molto uniti e abbiamo condiviso i passi importanti che ognuno ha compiuto. Ringrazio Dio per la mia famiglia.
Ho iniziato il mio cammino salesiano nel prenoviziato a Cadice (1991) e poi ho vissuto il noviziato a Sanlúcar la Mayor (Siviglia) professando il 16 agosto 1993. Poi ho fatto il postnoviziato a Granada, il tirocinio a Cadice e ho iniziato a studiare Teologia a Siviglia. Nel 2001-2002 sono stato inviato all’Università Pontificia Salesiana (UPS) per completare i miei studi di Teologia. L’8 giugno 2002 sono stato ordinato sacerdote a Siviglia e l’anno accademico 2002-2003 ho conseguito la licenza in Scienze dell’Educazione presso l’UPS.
Sono tornato nella mia Ispettoria “María Auxiliadora” di Siviglia e ho accompagnato per 5 anni gli aspiranti e i prenovizi, poi l’Ispettore mi ha nominato per tre anni Coordinatore pastorale della casa salesiana “San Juan Bosco” di Granada, quindi mi sono preparato per un anno a Genzano per diventare il Maestro dei Novizi di Spagna e l’anno successivo direttore dei Postnovizi.
E come è arrivato a quest’incarico?
Nel 2014, con l’unificazione delle Ispettorie spagnole, il nuovo Ispettore, oggi card. Cristóbal López Romero, mi ha chiesto di continuare nel consiglio ispettoriale come Delegato ispettoriale della Famiglia Salesiana, iniziando così una nuova tappa nella mia vita salesiana. Servizio che ho eseguito fino allo scorso giugno nelle case di Siviglia e Córdoba.
Poi nel gennaio 2020 il Rettor Maggiore mi ha proposto di andare a Valdocco, come nuovo animatore spirituale dell’ADMA Primaria, diventando suo Delegato a livello mondiale per l’Associazione di Maria Ausiliatrice. Dopo alcune settimane di discernimento, preghiera, con l’aiuto della mia famiglia, dei fratelli salesiani e di amici che mi conoscono bene, ho risposto al Rettor Maggiore mettendomi a sua disposizione per il servizio richiesto. La mia nomina è stata resa pubblica il 5 giugno e da allora sto imparando a conoscere meglio la nuova realtà in cui mi trovo e il nuovo servizio che devo svolgere.
In sintesi, la mia vita salesiana si è sviluppata per molti anni nelle case di formazione: prenoviziato, noviziato e postnoviziato. Ho fatto un’esperienza pastorale in una casa salesiana e dal 2014 lavoro con Salesiani e laici nell’area della Famiglia Salesiana. Sono molto grato alla Congregazione Salesiana per le opportunità che mi ha offerto e per i servizi che mi ha richiesto, perché mi hanno aiutato a crescere come persona, salesiano e sacerdote.
Cosa vuole dire ai membri dell’ADMA e alla Famiglia Salesiana?
Desidero approfittare di queste prime parole per ringraziare il mio predecessore, don Pierluigi Cameroni, per il lavoro che ha svolto con generosità, entusiasmo e saggezza, accompagnando e rinnovando l’ADMA Primaria di Valdocco; ha anche incoraggiato, diffuso e propagato la devozione a Maria Ausiliatrice nel mondo. Gli sono molto grato e riconosco che “per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi: la mia eredità è stupenda” (Sal 16, 6). Grazie don Pierluigi! Dio ti benedica e la nostra Madre Ausiliatrice continui a proteggerti.
Infine, desidero mettermi a disposizione di tutti: salesiani, animatori spirituali, consigli locali, associati, devoti e figli di Maria Ausiliatrice. Abbiamo una Madre che ci ama, si prende cura di noi, ci protegge e noi, da bravi figli, ci affidiamo a Lei. Per questo chiedo per me le vostre preghiere, affinché io possa svolgere questo servizio con voi, al vostro fianco, con tutta la Famiglia Salesiana e insieme sperimentiamo il nostro affidamento filiale a Maria che il nostro Padre Don Bosco ci ha invitato a vivere.