Italia – Sfamare i bisognosi, coinvolgendo i giovani: una mensa per i poveri al “Tempio Don Bosco”

12 Febbraio 2020

(ANS – Roma) – Nella parrocchia “San Giovanni Bosco” nel quartiere Tuscolano di Roma è stata inaugurata domenica 2 febbraio una nuova mensa Caritas per i poveri, che sarà a disposizione della XX Prefettura, nel settore Est, della quale fanno parte nove parrocchie. Sono già 200 i volontari che hanno assicurato la propria disponibilità per garantirne il servizio, che comprenderà, oltre ai pasti, consulenza medica e infermieristica, possibilità di docce, distribuzione di vestiario e un centro di ascolto dedicato.

Ad inaugurare la mensa, domenica 2 febbraio, è stato il cardinale Angelo De Donatis, Vicario del Santo Padre per la diocesi di Roma, al termine dell’Eucaristia delle ore 11.

“A livello di prefettura si lavora molto bene, soprattutto per quel che riguarda la carità. C’è tanta attenzione e sensibilità nei confronti di chi ha bisogno di aiuto” ha sottolineato don Roberto Colameo, da appena cinque mesi parroco al “Tempio Don Bosco”.

La carità educativa verso i giovani e la carità verso i poveri e i bisognosi del quartiere sono i due pilastri sui quali si basa la pastorale parrocchiale e che si fondono in un unico carisma con l’avvio della nuova mensa.

“Abbiamo messo a disposizione della XX prefettura dei nuovi spazi della nostra opera, proprio all’ingresso dell’oratorio – aggiunge don Roberto -. Vogliamo coinvolgere anche i giovani nel servizio al prossimo, invitarli a impegnarsi in quella che non sarà una semplice mensa, ma uno sportello di servizi alla persona aperto quattro giorni a settimana”.

L’inaugurazione della struttura è avvenuta nell’ambito del fitto calendario di eventi organizzati per la festa di Don Bosco e per il 60° anniversario dell’erezione della basilica, punto nevralgico di aggregazione per il quartiere.

La chiesa, consacrata il 2 maggio 1959, è nata per volontà dei Salesiani che volevano nella Città Eterna un “tempio” dedicato al padre fondatore della congregazione. È la parrocchia più grande di Roma per numero di abitanti. “Ufficialmente sono 45mila, ma nel quartiere vivono almeno diecimila persone non censite – spiega il parroco -. La popolazione si è progressivamente invecchiata e assistiamo quindi a un cambio generazionale con una buona presenza di giovani”.

Altro “record” della chiesa è l’imponente cupola, che per dimensioni è di poco inferiore solo a quelle del Pantheon e di San Pietro. “In sessant’anni abbiamo ricevuto la visita di quattro santi”, aggiunge don Roberto ricordando Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II e madre Teresa di Calcutta. Il “Papa buono” arrivò il giorno dopo la consacrazione per pregare davanti alle spoglie di Don Bosco, giunte per l’occasione da Torino.

Cuore della parrocchia salesiana non poteva che essere l’oratorio, dove viene realizzata tutta la Pastorale Giovanile. “Per noi è il segno di una casa che accoglie, una parrocchia che evangelizza, un cortile per incontrarsi, una scuola che avvia alla vita” conclude don Colameo. E non va dimenticato che l’opera comprende anche un convitto universitario che ospita 50 studenti fuori sede, a cui viene proposto anche un cammino di formazione umana; e che nel plesso salesiano c’è anche il cine-teatro “Don Bosco”, una sala di quartiere che, con la sua ricca offerta e un’attenta politica sui prezzi, riesce a portare ancora oggi un folto pubblico di famiglie e anziani davanti al grande schermo.

Fonte: RomaSette

InfoANS

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