Significativi e d’effetto anche gli ospiti speciali invitati per questa edizione.
Come Jakob Steinkuhl ed Ernest Roig Campi, due giovani tedeschi che sono riusciti a realizzare il loro sogno: pedalare per mezzo mondo. Il loro messaggio ai giovani è stato: “se avete un sogno, credeteci e trasformatelo in realtà”. Davanti ai 400 ospiti del Don Bosco Forum i due giovani hanno parlato del loro avventuroso viaggio dalla Germania fino in Vietnam e dentro se stessi.
I preparativi hanno richiesto due anni: trovare degli sponsor, mettere insieme l’attrezzatura, scegliere i percorsi. Per raccogliere denaro sufficiente entrambi hanno svolto un secondo lavoro oltre alla loro formazione professionale. “È stato estenuante e difficile, ma il viaggio, con tutte le intense esperienze vissute e la grande ospitalità ricevuta lungo l’intero percorso, ci ha più che ripagato” afferma Jakob, riassumendo in poche parole il viaggio di 13 mesi. Lungo il percorso hanno visitato le opere salesiane, trasferito in totale 3.500 euro di donazioni e sostenuto le équipe locali – oltre a consumare 46 pneumatici, incontrare pericolosi orsi, viaggiare su pessime strade e far fronte a condizioni meteo inusuali e problemi burocratici.
Altro incontro speciale è stato con Claudia (nome di fantasia, NdR), una ragazza colombiana di 20 anni che sognava “una vita normale”. Ma a 16 si arruolò in un gruppo armato e prese parte alla guerra civile. Dopo 15 mesi venne arrestata dall’Esercito e portata dagli assistenza sociali all’opera “Ciudad Don Bosco” di Medellín, dove è riuscita a recuperare il tempo perso negli anni scolastici, e grazie alla quale ora può studiare discipline mediche. “Il tempo vissuto nella guerriglia rimarrà sempre una parte di me. Ma grazie all’aiuto dei Salesiani vorrei poter superare le cose che provo e realizzare il mio sogno di studiare” racconta con un sorriso raggiante. Fino ad oggi sono passati attraverso le cure dei Salesiani 126 giovani strappati ai gruppi armati. Giovani che a Ciudad Don Bosco hanno ricevuto visite mediche e psicologiche e supporto educativo e che, se possibile, sono stati reintegrati nelle loro famiglie.
“Come possono i sogni trasformarsi in realtà? Jakob ed Ernest che s’impegnano a diffondere umanità nel mondo o Claudia, che da bambina soldato oggi vive il suo sogno di studiare, così come i nostri numerosi volontari che forniscono un servizio di pace in tutto il mondo, sono tutti ambasciatori della nostra speranza. Perché è nostra intenzione incoraggiare i giovani nei loro diritti e farli diventare promotori della pace e della giustizia” ha spiegato da parte sua il dott. Nelson Penedo, Direttore di “Don Bosco Mission”.
La stessa missione la condivide don Joy Nedumparambil, SDB, attivo a Bangalore, India. Lì il lavoro minorile, l’abuso di minori, il matrimonio forzato e la discriminazione fanno ancora parte della vita di moltissimi minori. Specialmente le ragazze sono svantaggiate e proprio a loro don Nedumparambil cerca di dare voce e opportunità. Attraverso il progetto “CREAM” per i diritti dei bambini, raggiunge moltissimi minori e anche adulti. Finora grazie a tale progetto 75.000 bambini in 450 scuole sono stati informati dei loro diritti (e di come possono difenderli) e sono stati fondati 450 club per i Diritti dei Bambini. Inoltre, più di 900 insegnanti di scuole statali sono stati formati per individuare e far rispettare i diritti dell’infanzia nelle loro scuole.