Stati Uniti – Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato: le iniziative di “Salesian Missions” nel mondo
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29 Settembre 2024
Foto ©: Salesian Missions

(ANS – New Rochelle) – C’è anche “Salesian Missions”, la Procura Missionaria salesiana di New Rochelle, negli Stati Uniti, tra le organizzazioni umanitarie che, da ogni parte del mondo, si uniscono per onorare la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. La Giornata, che si celebra il 29 settembre, fu istituita 110 anni fa come occasione per evidenziare ed esprimere le preoccupazioni della Chiesa per le popolazioni vulnerabili e per le persone che hanno lasciato le proprie case in cerca di sicurezza e maggiori opportunità.

Ogni anno viene scelto un tema per la giornata e in questo 2024 Papa Francesco ha deciso di intitolare il suo annuale Messaggio: “Dio cammina con il suo popolo”. Il Pontefice, nel Messaggio, ricorda che: “Dio non solo cammina con il suo popolo, ma anche nel suo popolo, nel senso che si identifica con gli uomini e le donne in cammino attraverso la storia – in particolare con gli ultimi, i poveri, gli emarginati”.

Da parte sua, don Michael Conway, Direttore della Procura Missionaria di New Rochelle, afferma: “I salesiani sono in prima linea per aiutare i migranti e i rifugiati ad ambientarsi nei Paesi in cui arrivano e ad accedere alle risorse di cui hanno bisogno. I salesiani sono presenti in ogni fase del percorso: dall’insegnamento delle competenze linguistiche e lavorative, all’aiuto ai migranti e ai rifugiati per trovare un alloggio e soddisfare le loro esigenze di base. I salesiani si concentrano però anche sull’educazione e sui programmi di sviluppo della forza lavoro, per fornire maggiori opportunità ai giovani di rimanere nel loro Paese d’origine, invece di essere costretti a migrare per trovare lavoro”.

In occasione della celebrazione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2024, “Salesian Missions” è orgogliosa di evidenziare i programmi salesiani attivi in tutto il mondo, che forniscono educazione e sostegno sociale ai rifugiati e ai migranti.

Si tratta di programmi come il progetto “Sunrise”, portato avanti dai Salesiani in Egitto dal 2014, per aiutare i rifugiati ad acquisire le competenze necessarie per l’occupazione o il lavoro autonomo. Reso possibile grazie ai finanziamenti di “Salesian Missions”, il progetto ha migliorato i mezzi di sussistenza e la qualità della vita di oltre 3.000 rifugiati dell’Africa subsahariana, yemeniti, siriani ed egiziani vulnerabili. L’accompagnamento di coloro che hanno ricevuto finanziamenti di avviamento per tre anni nell’ambito del progetto ha rilevato che oltre il 65% delle micro-imprese era ancora operativo dopo 12 mesi. Il 21% degli intervistati ha dichiarato che il proprio reddito è diventato sufficiente per soddisfare le esigenze della famiglia, mentre il 17% ha dichiarato di avere abbastanza risparmi.

L’équipe del Progetto “Sunrise” ha anche sviluppato una rete più ampia di collaboratori per favorire risultati migliori per i tirocinanti. Tra questi, 24 aziende e fabbriche si sono dette disposte ad assumere rifugiati e a garantire i loro diritti. Questo lavoro è stato importante per garantire ai tirocinanti uno stage e un impiego dopo il diploma.

In India, i salesiani insieme al “Bosco Vikas Gramin Kendra” hanno potuto sostenere i bambini delle comunità migranti nella regione del Maharashtra Centrale, grazie ai finanziamenti di “Salesian Missions”. Nello specifico, questo progetto incoraggia i bambini delle comunità di immigrati a frequentare i centri di studio. Sono già 193 i ragazzi e le ragazze che si sono iscritti e che ora studiano lingue e matematica. Inoltre, a coloro che avevano bisogno di aiuto sono state fornite cure e attenzioni speciali.

È stata inoltre assicurata l’alimentazione a 200 giovani, che hanno potuto consumare almeno un pasto sano alla settimana grazie al sostegno del progetto. I salesiani hanno anche organizzato 12 programmi per informare i genitori sull’importanza di una adeguata alimentazione, così come su altri servizi a loro disposizione in materia di salute o di supporto economico; in totale più di 2.300 persone hanno partecipato a queste sessioni.

A Napoli, il Centro “Don Bosco” lavora per sostenere i giovani migranti che arrivano in Italia in cerca di sicurezza e migliori opportunità. I giovani arrivano nel Paese, la maggior parte senza genitori, e sbarcano a sud prima di dirigersi verso il nord dell’Italia e il resto d’Europa.

Il centro fa parte della rete “Salesiani per il Sociale APS”, ed è il principale punto di raccolta dei minori stranieri non accompagnati che transitano dalla Campania: l’istituto gestisce una comunità di accoglienza immediata, una a medio termine e un progetto rivolto a favorire l’inclusione sociale e lavorativa di chi diventa maggiorenne.

In sei anni, don Giovanni Vanni, Direttore, ha visto arrivare quasi 800 giovani da ben 37 Paesi diversi. “Tanti provengono dalla Tunisia, ma negli ultimi due anni la maggioranza arriva dall’Egitto. Seguono un itinerario organizzato nei dettagli fin dalla partenza: partono da Tobruk, che è il porto libico più vicino al confine. In attesa del barcone restano stipati in un capannone: non subiscono violenze, però non sono liberi di uscire. L’età media si è abbassata: qualche tempo fa ho ricevuto un 14enne”.

Infine, il Progetto Salesiano Tijuana è impegnato dal 1987 in Messico, a favore delle persone più vulnerabili, soprattutto migranti e rifugiati. Il centro salesiano ospita un refettorio e altre attività e fornisce servizi ai migranti e ai giovani poveri che vivono al confine tra Messico e Stati Uniti. Il progetto dispone di centri giovanili, dove vengono offerte attività culturali e sportive ai bambini e ai giovani più grandi, sia nativi della città, sia migranti. Inoltre, c’è un grande centro salesiano che funge da centro di accoglienza per i migranti che, oltre al necessario aiuto materiale, possono usufruire di un ambiente familiare e accogliente.

Il centro salesiano ha anche una collaborazione con la Croce Rossa e con medici volontari locali che offrono assistenza psicologica e medica. Così, quasi 1.500 persone ricevono assistenza da questo centro.

Fonte: Salesian Missions

InfoANS

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