L’arcivescovo di Bangalore, mons. Bernard Moras, ha presieduto una solenne Eucaristia e poi si è congratulato con don T.C. George e gli altri Salesiani per la loro opera pastorale. Da parte sua don Shaju Kalapurakal, Coordinatore della Pastorale per i migranti dell’arcidiocesi, ha affermato che per avviare le sue attività ha preso spunto dalla realtà della BCCM.
Quindi don T.C. George ha ricordato l’origine del progetto: “arrivato a Bangalore, tramite degli amici conobbi molti studenti Khasi sparsi per tutta Bangalore. Dal momento che avevo collaborato ad iniziative pastorali nei villaggi del Meghalaya riuscii presto ad entrare in relazione con loro e il 1° ottobre 2006 un primo gruppo di 9 ragazzi e ragazze si riunì per la prima volta a Visvadeep per una messa in lingua Khasi. Da allora non ci siamo più fermati”.
Guidati dal motto “Lontani dalle nostre colline, ma sempre tra le braccia di Dio”, la BCCM lavora per riunire i cristiani immigrati dal Meghalaya per celebrare la loro identità culturale e cristiana, aiutare i giovani a tenere viva la fede attraverso la Parola e i Sacramenti, e affrontare insieme le sfide dei giovani immigrati a Bangalore.
La BCCM si raduna regolarmente la seconda e la quarta domenica del mese; il clima comunitario e lo spirito d’unità la contraddistinguono sin dai suoi esordi e la BCCM è diventata ormai un marchio per la gente del Meghalaya che arriva a Bangalore.
“Quando arrivai a Bangalore 5 anni fa mi sentivo molto solo, perché non avevo amici qui. Nella BCCM ho incontrato fratelli, sorelle e molti amici. La BCCM è la mia seconda casa” ha affermato l’attuale Presidente Amedwent Kyndait.
“Sento che la BCCM è come una casa lontano da casa” aggiunge Juicy Miley Steinherr, migrata dallo Stato di Assam.