Il sisma che ha scosso Turchia e Siria nella notte del 5 e 6 febbraio, con una magnitudo di 7,8° della scala Richter, è stato classificato come il peggior terremoto registrato nella regione negli ultimi 80 anni. Con epicentro a Kahramanmaraş, nel sud della Turchia, vicino al confine nord-occidentale con la Siria, questo terremoto ha causato il crollo di centinaia di edifici, soprattutto di quelli che erano già malridotti dopo 12 anni di guerra. Oltre a migliaia di vittime, con un bilancio tragicamente in continua crescita, ci sono centinaia di dispersi e molti feriti.
È necessario pertanto un sostegno urgente per soddisfare le esigenze delle migliaia di famiglie colpite da questa catastrofe.
Sul campo ci sono diverse squadre di ricerca e soccorso che stanno lavorando 24 ore su 24 per trovare i sopravvissuti, dato che potrebbero esserci ancora molte persone intrappolate sotto le macerie.
Al tempo stesso è importante anche il sostegno a quanti, dovuti scappare di corsa fuori di casa e hanno bisogno di tutto: cibo, vestiti caldi, ospitalità, sostengo psicologico e spirituale… I salesiani presenti in Siria sono in prima linea su questo fronte.
Per poter essere d’aiuto, la Congregazione tutta si sta già organizzando in tutto il mondo per sostenere gli sforzi umanitari dell’Ispettoria salesiana del Medio Oriente e sono già in corso numerose campagne di solidarietà.
In Portogallo, ad esempio, c’è “Missão Dom Bosco” che sta già lavorando a sostegno di quest’emergenza umanitaria, e ha lanciato una campagna di solidarietà.
Per conoscere e per partecipare alla campagna, cliccare qui.
“Missão Dom Bosco”, i salesiani e la popolazione bisognosa della Siria sin da ora ringraziano tutte le persone di buone volontà.