Il Sudan del Sud è il Paese più giovane al mondo, avendo ottenuto l’indipendenza nel 2011, dopo una lunghissima guerra civile, durata oltre 40 anni. La popolazione è di circa 12 milioni di persone e i bambini e i giovani sotto i 25 anni rappresentano circa il 75% della popolazione: ciò significa anche che la gran maggioranza del Paese è sempre vissuto in guerra. Più di due milioni di persone sono morte dal 1983, sia nella lotta per l’indipendenza dal Sudan, sia nella guerra interna fratricida dopo la recente indipendenza del Paese, nel 2011.
Juba, la capitale del Sudan del Sud, una città di un milione di abitanti, si è preparata per mesi alla visita apostolica di Papa Francesco; e così ha fatto anche la comunità salesiana di “Don Bosco Gumbo”, che si trova a circa 8 km dal centro della capitale, raggiungibile da Gumbo solo attraversando il Nilo su uno stretto ponte. Altri tre ponti, sponsorizzati da industrie giapponesi, sono stati promessi nel prossimo futuro. Su un di terreno di un kilometro quadrato, sotto l’insegna di Don Bosco, sorgono 12 diversi "settori" della Missione Don Bosco, animati da tre comunità religiose, composte da 7 Salesiani di Don Bosco, 4 Figlie di Maria Ausiliatrice e 4 Suore della Carità di Gesù.
“Gumbo Don Bosco” sta al centro del territorio della parrocchia di San Vincenzo de’ Paoli, una comunità di circa 9.000 cattolici, assistiti e accompagnati sia in quella località, sia nelle altre 6 stazioni missionarie, dove ogni domenica si celebra una Messa. Nella parrocchia vengono battezzati ogni anno circa 500 bambini e adulti e solo a Pasqua 2022 sono stati battezzati 125 bambini e 120 adulti. Venti catechisti - laici, e diverse suore della Famiglia Salesiana - sono coinvolti nella catechesi, secondo le necessità; e oltre alla Messa quotidiana del mattino, tutto l’anno si recita il Rosario alle 17, quando tutte le attività sportive dell’oratorio sono terminate.
Naturalmente, la chiave del futuro dell’Africa è l’istruzione: “Don Bosco Gumbo” apre le porte a circa 4.000 bambini e giovani nelle sue scuole ogni giorno: due scuole materne (300), due scuole primarie-medie (fino all’ottavo anno, con circa 2.500 ragazzi), una “scuola primaria accelerata” (in 4 anni i ragazzi finiscono la scuola primaria e media, circa 200 studenti), una scuola secondaria (per 600 studenti) e un Centro di Formazione Professionale che offre vari corsi (elettricista, meccanico, muratore, tecnico dei pannelli solari, meccanico d’auto, saldatore, informatica) per 700 giovani.
Oltre a queste scuole, dal 2013 c’è anche un grande campo con 9.000 sfollati interni che cercano un posto sicuro per le loro famiglie dopo lo scoppio della guerra civile. E a completare la missione salesiana ci sono anche una clinica, un centro di promozione femminile e molti campi sportivi che tengono sempre vivo e attivo l’oratorio di Don Bosco.
https://www.infoans.org/component/k2/item/15728-sudan-del-sud-salesiani-di-juba-in-attesa-della-visita-del-segretario-di-stato-vaticano#sigProId6edd602c47