Alla proiezione erano presenti circa 180 giovani, sacerdoti e religiosi, operatori dei media e altre persone legate all’educazione dei giovani, oltre che, come ospite speciale, anche l’Arcivescovo di Rabaul, mons. Rochus Tatamai.
Il Nunzio Apostolico ha detto al pubblico che i film proiettati lo hanno davvero commosso, perché ritraevano questioni con cui molte famiglie e individui, soprattutto giovani, devono confrontarsi, non solo in Papua Nuova Guinea, ma in tutto il mondo. “Mi sono identificato in tutti i film che abbiamo visto oggi, perché i problemi che sono stati mostrati sono reali e tutti noi li abbiamo affrontati e alcuni li stanno affrontando anche ora. Ma se ci limitiamo a parlare e non facciamo nulla, allora le nostre parole positive non significano nulla”, ha sottolineato il Nunzio Apostolico. Per questo ha continuato incoraggiando i giovani presenti a essere sempre persone le cui parole e produzioni siano piene di speranza e positive.
Da parte sua, mons. Rochus ha detto che in un’epoca di progresso tecnologico in cui i giovani possono facilmente realizzare brevi video e filmati, essi sono chiamati ad impegnarsi a creare qualcosa che dia un messaggio positivo agli altri giovani, a diffondere la speranza e a discutere di questioni che portino a cambiamenti positivi nella loro vita e in quella degli altri.
I corti proiettati hanno saputo trattare con professionalità e delicatezza temi come la violenza domestica, la depressione, l’abuso di alcol e droghe, la parità di genere, l’ambiente, la povertà e Covid 19. È stata un'occasione di riflessione, condivisione e ispirazione per tutti i presenti.
Infine, don Ambrose Pereira, Delegato di Comunicazione Sociale della Visitatoria di Papua Nuova Guinea e Isole Salomone (PGS), ha sottolineato nell’occasione: “Mentre lottiamo contro varie difficoltà e cerchiamo a fatica di uscire dalla pandemia, siamo felici di organizzare questo festival cinematografico per celebrare la 56ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, con il suo tema: ‘Ascoltare con l’orecchio del cuore’ e festeggiare in questo modo la conclusione dei Seminari di Educazione ai Media in corso nelle dieci scuole cattoliche aderenti a questo percorso”
“Lo scopo è offrire ai nostri giovani una piattaforma per diventare pensatori critici e produttori creativi e quindi ispirare gli altri con le loro produzioni, parole e azioni”, ha concluso.
Questa proiezione è stata facilitata dalla Commissione di Comunicazione Sociale della Conferenza Episcopale di Papua Nuova Guinea e Isole Salomone.