Come possiamo mantenere vivo l’impegno missionario in tempi di pandemia? Questa è stata la grande sfida delle Ispettorie salesiane in Brasile durante quest’anno. Una delle vie trovate è stata la promozione di attività digitali, in modo che i gruppi di giovani non perdano i loro legami. “Abbiamo lavorato affinché i gruppi continuassero a incontrarsi, a pregare, a riflettere e a formarsi insieme. E allo stesso tempo, abbiamo cercato di rafforzare la solidarietà con i più poveri” spiega don Sérgio Ramos de Souza, Delegato per la Pastorale Giovanile Salesiana e responsabile delle Vocazioni e dell’Animazione Missionaria nell’Ispettoria “San Pio X”, con sede a Porto Alegre (BPA).
Nella regione meridionale, le settimane missionarie con gli adolescenti si sono svolte online durante il mese di luglio. L’iniziativa ha visto la partecipazione di 370 persone e ha compreso momenti di preghiera, celebrazioni, sensibilizzazione alla solidarietà, benedizione delle famiglie. “È stato un grande movimento che abbiamo sviluppato per preparare e accompagnare questi adolescenti”, ha aggiunto, osservando che la pandemia ha stimolato la missionarietà in casa, in famiglia, tra le persone più prossime, e assicurando che i Gruppi di Animazione Missionaria stanno già preparando le attività per il prossimo gennaio.
Nell’Ispettoria “San Luigi Gonzaga” di Recife (BRE), la Commissione Missionaria ha promosso anche un grande incontro digitale nello scorso mese di luglio. L’obiettivo era quello di celebrare un anno dalla Missione Giovanile Salesiana svoltasi in tre comunità rurali di Gravatá nel 2019. “Ci siamo resi conto che non potevamo stare fermi, così abbiamo deciso di riunire tutti i giovani missionari e i membri delle comunità che hanno partecipato alla missione per una grande notte di raduno”, racconta don Renato Jorge de Morais, Delegato ispettoriale per l’Animazione Missionaria.
Nel Nordest, peraltro, l’isolamento sociale ha aperto lo spazio ad una serie di azioni congiunte digitali tra i gruppi di Animazione Missionaria e il Movimento Giovanile Salesiano, che condividono sulle reti sociali le iniziative realizzate.
Per concludere le attività di questo anno atipico, i giovani dell’Ispettoria BRE terranno un evento chiamato “#FJSEMCASA”, che si terrà il 21 novembre alle 20:00 locali sul canale YouTube dell’Ispettoria, che prevede musica dal vivo, momenti di riflessione e presentazioni preparate a distanza dai membri del MGS. “Sarà un momento molto significativo e commovente in cui i giovani presenteranno, in modo creativo, come l’evangelizzazione abbia avuto luogo nella loro comunità” conclude don de Morais.
La pandemia non ha impedito ai gruppi legati all’animazione missionaria di organizzarsi per realizzare azioni a favore della popolazione più bisognosa. È stato il caso dell’Ispettoria di San Paolo (BSP), con il Gruppo di Animazione Missionaria (GAM) dei salesiani di Araras, che hanno raccolto quasi mezza tonnellata di cibo durante il primo “Drive Through” Solidario, tenutosi ad agosto nei pressi del santuario del Sacro Cuore.
Un’altra iniziativa a favore dei più bisognosi è stata realizzata, sempre nel mese di giugno, GAM di Lapa, in collaborazione con il parroco e i Salesiani Cooperatori. In quell’occasione è stata preparata una grande zuppa nella cucina della parrocchia e poi i volontari hanno distribuito 200 pasti e coperte alle persone che si trovavano in strada.
Anche in molte comunità del Sud ci sono state altre attività di volontariato da parte di adolescenti e giovani per raccogliere cibo, prodotti per la pulizia e l’igiene, per aiutare le persone più colpite dalla pandemia e dal confinamento.
Le settimane missionarie hanno l’obiettivo di permettere agli adolescenti e ai giovani di fare una profonda esperienza di Dio attraverso il volontariato. “Nel Brasile salesiano abbiamo esperienze missionarie diverse, ognuna con un tipo di organizzazione, attività e durata. Si tratta di iniziative che sensibilizzano molti giovani a dare un ‘sì’ convinto ad altre esperienze missionarie di volontariato, più intense, dentro e fuori dal Paese, quello che noi chiamiamo volontariato missionario salesiano” conclude infine don Ramos de Souza.
