Le scuole in Nepal sono state chiuse negli ultimi tre mesi a causa della pandemia di COVID-19 e c’è ancora incertezza sui tempi della riapertura. È stato in questo contesto che l'idea di condurre le lezioni in diverse sedi ha colpito i due presidi, i signori Binu Jacob e Leslie Pereira. Poiché i locali della scuola non possono essere utilizzati per condurre le lezioni, nei villaggi vicini sono state affittate aule per condurre le lezioni, con gli studenti divisi in gruppi di dieci. Qui, le classi composte da gruppi ristretti sono state preferite alle lezioni online, dato che le condizioni finanziarie di molti studenti non sono buone.
Attualmente, gli insegnanti impartiscono lezioni delle principali materie come inglese, nepalese, matematica, scienze e studi sociali. Si sta portando avanti la prima parte del programma, ma si prevede di continuare le lezioni anche oltre l’orario scolastico.
La prima fase di questa nuova modalità di lezione è stata ben supportata dagli insegnanti e dai genitori dei ragazzi e, già a partire dal primo giorno, è stata registrata una presenza degli studenti pari al 95%. Ciò lascia quindi presupporre che ogni singolo studente della scuola parteciperà attivamente a questo nuovo programma.
L’amministrazione locale, in particolare il dipartimento di educazione, ha dato l’autorizzazione allo svolgimento delle lezioni in questa modalità. Vanno rispettate comunque rigorosamente tutte le norme anti-Covid, come l’utilizzo della mascherina, il distanziamento sociale e l’obbligo di disinfettare frequentemente le mani. La scuola garantisce quindi le dovute attenzioni per prevenire la diffusione del virus nella comunità.
I genitori e gli studenti hanno risposto positivamente a questa iniziativa, che permette ai ragazzi di frequentare le lezioni, anche in tempi di chiusure forzate a causa della pandemia.