Le comunità “Maria Ausiliatrice–Laura Vicuña”, “Ángel Zerda” e “Ceferino Namuncurá” hanno lasciato i loro tradizionali cortili per portarli per le strade della città. Così, al mattino di sabato 11 maggio, si sono svolte tre giornate oratoriali simultanee in diverse aree di Salta, con l’obiettivo di portare a tutti un po’ del carisma salesiano.
I ragazzi del settore scolastico hanno partecipato creando piccoli cartelloni e raccogliendo donazioni. In molti sono stati attratti da questa proposta e non hanno perso l’opportunità di trovarsi in mezzo a un oratorio. La giornata ha lasciato il suo segno nel cuore di tutti i partecipanti e Caterina, Nicolás e Betiana hanno deciso di condividere la loro esperienza.
“Ho vissuto un sabato diverso - scrive Caterina Torres - ho avuto l’opportunità di condividere il mio tempo con persone molto buone e ho imparato molto da loro. Ho potuto vedere come i bambini dipingevano, saltavano, correvano e si divertivano… Siamo riusciti a far emergere sui loro volti un bel sorriso. Abbiamo preparato una rappresentazione su Maria, perché il nostro obiettivo era che La conoscessero e sentissero quel grande amore che proviamo per Lei. Ho imparato che con piccoli dettagli si può illuminare la giornata di un bambino, giovane o adulto. È stata un’esperienza molto bella che spero di rivivere”.
“È stata un’esperienza di Paradiso - racconta Nicolás Martínez -. Vedere la maggior parte degli animatori, gli insegnanti, i genitori, i Salesiani Cooperatori, i Salesiani, i membri dell’Associazione di Maria Ausiliatrice… Tutti insieme trascorrere una mattina fredda a favore dei bambini e degli adolescenti della zona è stato davvero gratificante. Personalmente, mi è piaciuto molto che a coronare il tutto c’era una statua di Maria, non su un altare o un piedistallo, ma su un tavolo di legno adornato con un mantello rosa portato da una mamma del quartiere e la sciarpa viola di un’animatrice. Quella statua, in mezzo ai ragazzi e alle ragazze. L’Ausiliatrice e suo Figlio, in mezzo alla baraccopoli, celebrando l’immenso Amore”.
“Maria ci ha riportato al cortile. Abbiamo vissuto e condiviso una bella giornata oratoriana… Felici di vedere che siamo uniti e facciamo parte di una comunità che batte al ritmo di Don Bosco… I nostri giovani sono un grande dono. Grazie!” conclude infine Betiana Durand.
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