La protezione dell’infanzia e la formazione professionale dei giovani è parte del progetto che i Salesiani in Etiopia, insieme all’ONG “Volontariato Internazionale per lo Sviluppo” (VIS), portano avanti in quel campo: oltre al centro ricreativo e sportivo, che offre ai bambini e agli adolescenti del campo un luogo educativo sicuro, da febbraio scorso sono stati attivati corsi brevi di falegnameria, costruzione, sartoria e corsi per parrucchiere, che hanno coinvolto 140 ragazzi e ragazze del campo, grazie al sostegno finanziario dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).
I corsi sono stati tenuti dal personale dei Salesiani, e hanno coinvolto, così come vuole lo stile ereditato da Don Bosco, i ragazzi più emarginati, quelli esclusi dai percorsi scolastici “classici”. A tutti loro sono state proposte attività pratiche e utili ad imparare una professione, in modo da permettergli nel futuro, anche prossimo, di trovare un lavoro e migliorare così la qualità della loro vita e dei loro cari.
Gli allievi hanno frequentato i laboratori con entusiasmo e alcuni di loro si sono organizzati in gruppo per continuare autonomamente la professione appresa, grazie a dei kit appositamente forniti dagli operatori del progetto per aiutarli nella delicata fase dell’ingresso nel mondo del lavoro.
Domenica scorsa, 17 giugno, presso il campo si è svolto l’evento di chiusura del progetto, con la premiazione dei primi 5 studenti per ogni corso, l’esposizione a scopo dimostrativo di alcuni prodotti artigianali creati nei laboratori, e diverse e colorate esibizioni artistiche.
Grazie al sostegno del VIS il centro attivo presso il campo resterà aperto anche dopo la chiusura dei corsi, e anzi si sta pensando già ad un secondo ciclo di corsi professionali, da organizzare sempre con il contributo dell’esperienza dei Salesiani.
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