Un segno che la spiritualità salesiana ha permeato la Chiesa argentina è stata la presenza come testimoni della fede di due figure salesiane: Laura Vicuña e Ceferino Namuncurá, presentati ai giovani insieme ad altre figure importanti, come il “cura Brochero” e “Mamá Antula”, Cecilia Perrín, mons. Enrique Angelelli e il cardinal Eduardo Pironio.
Nei tre giorni di raduno migliaia di giovani hanno condiviso la diversità e la ricchezza dell’Argentina. “Siamo stati interrogati dalla realtà nella quale viviamo e dalla nostra storia - ha commentato uno dei giovani -. Abbiamo anche riscoperto quelle radici che con grande desiderio i giovani sognatori continuano a far crescere, compiendo passi precisi in un cammino di fede che continuiamo ancora oggi a percorrere”.
Nel suo messaggio Papa Francesco ha riflettuto su tre parole: “presenza, comunione e missione”. Riferendosi alla parola “presenza”, il Pontefice ha esortato i giovani a spendere del tempo a “fare silenzio” per ascoltare la voce di Cristo, a pregare e a leggere il Vangelo per almeno due minuti ogni giorno. “Mentre sei sull’autobus, mentre sei in metropolitana, sul treno, o ti fermi e ti siedi a casa tua, lo apri e lo leggi per due minuti. Prova. E vedrai come ti cambia la vita”, ha detto.
Riguardo alla “comunione” ha indicato che per fare la storia i giovani devono farla come popolo di Dio. “Il popolo di Dio è la Chiesa, con tutte le persone di buona volontà, con i loro figli, i loro anziani, i loro malati, i loro sani, i loro peccatori. Siamo tutti! Con Gesù, la Vergine, i santi che ci accompagnano”.
Infine, in relazione alla “Missione”, il Papa si è rivolto ai giovani dicendo: “Mettetevi le scarpe, uscite con la maglia di Cristo e giocate per i vostri ideali. Andate con Lui per guarire le ferite di tanti nostri fratelli che giacciono sul ciglio della strada. Andate con Lui a seminare speranza nelle nostre città, andate con Lui a rinnovare la storia”.