La Proposta Educativa Pastorale Salesiana per il 2017 mira a promuovere tra gli studenti il tema della pace, non come un ideale, ma come qualcosa che si può vivere ogni giorno. Per questo “la nostra istituzione – dice don Mauricio Cuadros, SDB – ha esortato i giovani a prendere coscienza di essere un terreno buono per il seme del Signore e per rendere la pace una realtà nel nostro paese”.
Questa proposta ha avuto due momenti. Inizialmente studenti, insegnanti, sacerdoti, dirigenti e personale delle varie opere hanno riflettuto sul motto “perché credo in Cristo… sono capace”. Come segno conclusivo di questo primo momento si è deciso di “stringersi la mano l’un, l’altro, per esprimere il desiderio di vivere in pace e unità”.
Un secondo momento è consistito nella consegna di una croce a ciascuno dei partecipanti, come simbolo di riconciliazione e prendendo a riferimento il verso evangelico “Vi lascio la pace, vi do la mia pace”, per mostrare quanto sia importante e rilevante che Gesù sia parte della vita degli esseri umani.
Vale la pena notare l’atteggiamento dei ragazzi che si sono appropriati di ciascuna frase, gesto o simboli, sentendosi strumenti utili per migliorare il mondo. I ragazzi si sono resi conto che sono capaci di farlo, e per questo hanno “ribadito il motto di questa proposta alzando la mano in segno di impegno a favore di questa proposta pastorale a sostegno della pace”.
Di grande importanza per i giovani e il personale è stato il “segnarsi” le mani, come atto d’impegno. “Segnarsi e colorare la mano è stato un segno di impegno per costruire una società più umana, essendo strumenti di pace” hanno spiegato i partecipanti.
“Come comunità abbiamo iniziato questa fase con la convinzione che un mondo migliore è possibile e che noi educatori possiamo aiutare i ragazzi a costruirlo” hanno concluso gli organizzatori.