Con la ratifica delle Convenzioni 138 e 182 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), nel 2017 l’India ha preso pubblicamente posizione contro il lavoro minorile sulla scena mondiale e, in quanto firmataria degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS), si è impegnata a sradicare tutte le forme di lavoro minorile entro il 2025. Un obiettivo che però, vicino nel tempo, non è affatto vicino quanto a risultati. Il governo stesso ha identificato 198.329 bambini lavoratori dal 2017, che è una cifra molto prudente; mentre numerose ONG continuano a individuarne molti di più.
Inoltre, sempre le autorità indiane hanno identificato 16 distretti nello Stato del Karnataka dove il lavoro minorile è maggiormente diffuso, e BREADS e i suoi partner lavorano in più di dieci località di tali distretti.
I bambini più a rischio sono quelli impegnati nei lavori stagionali e migranti, perché sono sempre in movimento per trovare lavoro, non hanno accesso alle scuole e sono facilmente cooptati per sostenere la famiglia lavorando o prendendosi cura dei fratelli.
Siddique (nome di fantasia), è un ragazzo di 13 anni di Bihar, che ha interrotto gli studi dopo la terza elementare perché i genitori non potevano permettersi di istruirlo. Il salario del padre non bastava per mantenere tutta la famiglia, e Siddique è dovuto emigrare a Bangalore in una fabbrica di sari.
Oltretutto, era ampiamente sfruttato: lavorava dalle 8 alle 21 ogni giorno, per un salario mensile di 9.000 rupie (100 euro), finché non è stato trovato dal team di “BOSCO Child Safety Net”. Il suo percorso di salvataggio e recupero, con annessa consulenza psicologica per lui e per i suoi genitori, gli hanno aperto nuove possibilità. In conformità con le direttive del Comitato per il Benessere dell’Infanzia, Siddique è tornato con il padre nella sua città natale, dove si è iscritto a un corso di istruzione non formale, con l’intenzione di seguire in seguito una formazione in sartoria.
La Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile è un’occasione per sensibilizzare la società, il pubblico e le istituzioni contro qualsiasi forma di sfruttamento e lavoro minorile. In occasioni delle attività di quest’anno le istituzioni che collaborano con i salesiani a Bidar, Yadagiri, Raichur, Bengaluru e Mysuru hanno escogitato diversi mezzi per attirare l’attenzione del pubblico: raduni e incontri pubblici, spettacoli di strada e campagne.
A Davangere è stata organizzata una maratona per attirare l’attenzione sul tema. A Kalaburagi, i bambini delle scuole e il personale si sono riuniti in vari comuni per sensibilizzare la popolazione contro il lavoro minorile. A Yadagiri, il centro per i servizi sociali “Don Bosco” ha ricevuto il riconoscimento come una delle migliori ONG del suo distretto attiva nel servizio ai minori.
Sono state realizzate diverse collaborazioni con i dipartimenti per l’Educazione, il Lavoro, le Donne e i Bambini e per la Legge, con gli insegnanti e con altri membri della società civile per rendere più efficace la comunicazione.
Gli operatori di BREADS e i loro partner sono attivamente coinvolti nel salvataggio e nella riabilitazione dei minori coinvolti in varie forme di lavoro minorile o che hanno abbandonato la scuola, e sostengono le comunità locali e le amministrazioni nell’eliminazione di questa piaga.
Don George PS
Direttore Esecutivo dell’ONG BREADS di Bangalore
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