Ecco perché, in occasione dei dieci anni di pubblicazione del “Manuale Operativo – Interventi e strategie per l’Alto Potenziale Cognitivo a supporto del sistema scolastico per i gifted children e per i ragazzi/ragazze con buon potenziale cognitivo – Potenziare il potenziale nel sistema scolastico e Guida per Genitori”, l’Istituto Superiore Internazionale Salesiano di Ricerca Educativa (ISRE), in collaborazione con la Regione Veneto, hanno organizzato un convegno dedicato alla rifocalizzazione del tema, che ha avuto luogo a Mestre, nell’aula magna dell’Istituto Salesiano “San Marco”, nel pomeriggio di mercoledì 3 aprile 2024.
Il convegno è stato un’occasione per fare il punto su alcune esperienze significative maturate sul territorio, delle prospettive di lavoro e impegno in campo e future, con l’obiettivo di mettere al centro degli interventi e delle testimonianze il benessere di tanti bambini e ragazzi, con o senza plusdotazione.
Tra gli interventi, Elena Donazzan, Assessora Regionale all’Istruzione, alla Formazione, al Lavoro e alle Pari opportunità ha dichiarato: “Oggi festeggiamo un decennio importante, di cui sono molto orgogliosa: dieci anni di attenzione rivolta al mondo della scuola e all’intera comunità educante, che allora vide la Regione Veneto protagonista della prima delibera in Italia e in Europa – tanto da essere attenzionati da istituti di ricerca inglesi – per la formazione di docenti nell’accompagnamento di bambini con Alto Potenziale Cognitivo e per le loro famiglie. Con la professoressa Lucangeli, con l’allora dirigente dell’Ufficio Scolastico del Veneto, Carmela Palumbo, abbiamo intravisto la necessità di costruire una rete tra scuola, mondo della sanità e famiglie per potenziare le attitudini dei bambini plusdotati. Ora Il Veneto deve continuare a lavorare in questa direzione”.
La prof.ssa Daniela Lucangeli, docente di Psicologia dello Sviluppo dell’Università di Padova, da parte sua ha sottolineato: “Dieci anni fa eravamo concentrati sui Bisogni Educativi Speciali (BES) e sui disturbi di attenzione, ma dovevamo vedere anche le alte potenzialità in essere e costruire un percorso formativo ed educativo-scolastico in grado di coglierle e farle esprimere. La vulnerabilità in età evolutiva sta sia nel basso, come fattore di rischio, sia nell’alto, appunto tra i potenziali cognitivi, è non possiamo, come mondo della scienza, come istituzioni, come politici, girarci dall’altra parte: rischiamo di perdere una buona fetta di bambini e ragazzi, se non puntiamo sull’intelligenza emotiva anziché sulla prestazione”.
Da ultimo, Michela Possamai, Presidente dell’ISRE, ha dichiarato: “Come ente educativo e di ricerca, abbiamo assunto l’impegno di porre sempre l’attenzione sui bisogni dei nostri giorni, ancora di più sulla sperimentazione nell’attuazione delle linee guida regionali verso i bambini con alto potenziale cognitivo, affinché si possano costruire metodologie e strategie di supporto per la valorizzazione di talenti e peculiarità”.
Per chi lo desidera, su YouTube è disponibile il video dell’evento.