L’incontro internazionale è stato organizzato nell’ambito del SAAM, un progetto pilota finanziato dall’Unione Europea e sostenuto anche dall’Unione Africana, con l’obiettivo di testare la fattibilità della mobilità tra questi due continenti per il personale e gli studenti dei Centri di Istruzione e Formazione Professionale. Nonostante le sfide legate ai problemi di sicurezza del Paese, 21 partecipanti, provenienti da 8 diversi Paesi europei e africani, si sono incontrati per concludere gli ultimi passi del progetto e discutere le diverse possibilità per la conferenza finale del prossimo anno.
L’evento è stato ospitato dall’“Ecole Supérieure de Management de Projet” (ESMP), a Dakar, e dal Centro di Formazione Professionale (CFP) “Don Bosco” di Thiès.
La maggior parte dei collaboratori africani del progetto appartiene alla rete del “Don Bosco Tech Africa” – l’organismo che coordina la Formazione Professionale salesiana nel continente –, il cui Direttore, don George Tharaniyil SDB, era presente all’incontro, così come don Tresor Assamagan, dalla Costa d’Avorio, e la dott.ssa Sara Sechi, la Segretaria Esecutiva del “Don Bosco International” (DBI) – l’ente di rappresentanza dei salesiani presso le sedi dell’Unione Europea (UE).
Due giorni sono stati dedicati al dialogo con i portatori di interessi istituzionali europei e nazionali. Tra i relatori principali vi sono stati: Clarisse Liautaud, Funzionaria dell’Ufficio Cooperazione presso la Delegazione UE in Senegal; Amadou Oury Ba, docente-ricercatore presso il Dipartimento di Lingue e Civiltà Germaniche della Facoltà di Lettere e Scienze Umane (punto focale a livello nazionale del progetto Erasmus - designato per il Senegal dal Ministero francese dell’Educazione Superiore, della Ricerca e dell’Innovazione ); Abdoulaye Niang, Esperto Erasmus - UCAD; e un rappresentante dell’Agenzia spagnola per la Cooperazione allo Sviluppo Internazionale.
Attraverso piccoli laboratori e dibattiti, i partecipanti si sono concentrati sul significato della relazione finale del progetto, sui risultati della formazione alle competenze del personale africano, sulla formazione pre-partenza per la mobilità degli studenti e sul futuro della rete SAAM.
Durante il soggiorno a Dakar, il gruppo ha visitato l’isola di Gorée, che dal XV al XIX secolo è stata il più grande centro di commercio di schiavi della costa africana.
Il viaggio è proseguito a Thies, dove negli ultimi due giorni il gruppo è stato accolto calorosamente da don Antonio Herrera, Direttore del (CFP) “Don Bosco” di Thies. Durante la visita alla comunità e al centro educativo salesiani, i partecipanti hanno avuto la possibilità di incontrare e parlare con gli studenti coinvolti nel progetto. Le loro testimonianze e il loro entusiasmo per le iniziative di mobilità passate e future hanno dimostrato il potenziale del progetto nel responsabilizzare i giovani e renderli artefici del cambiamento per la loro comunità.
“L’incontro è stato un’esperienza molto arricchente, che ha dimostrato quanto siano importanti per il Senegal gli investimenti nell’istruzione e nella formazione professionale, soprattutto per combattere la disoccupazione giovanile. Si spera che, sulla scorta del progetto SAMM, sia possibile aprire le porte ad ulteriori partenariati e progetti di cooperazione in questo settore tra i due continenti” afferma in conclusione la Segretaria Esecutiva del DBI.
Don Bosco International
Don Bosco Tech Africa