Presentato lo scorso 27 aprile a Sunbilla, nella Comunità Autonoma della Navarra, dove si svilupperà l’iniziativa economica basata su felci e carta, il progetto adotta un approccio che è stato definito “retro-innovativo”, perché guarda al passato per imparare dalla saggezza tradizionale – in particolare, in questo caso, per quanto riguarda la gestione delle felci negli ambienti rurali e per la produzione artigianale della carta – per combinare tale saggezza con le tecnologie moderne, le nanotecnologie e le tecniche di stampa digitale.
Il processo è iniziato con la raccolta delle felci e la sua preparazione per il trattamento chimico. A ciò è seguita l’estrazione delle fibre e nanofibre di cellulosa. Da qui, le fibre e le nanofibre di felce vengono utilizzate per produrre carta, alla quale vengono poi applicate tecniche di stampa e finitura.
Il progetto ha previsto anche lo studio di sviluppi imprenditoriali di questa iniziativa con gli studenti dei Centri di Formazione Professionale salesiani di Tolosa (Gipuzkoa) e Pamplona e con la cooperativa “Malerreka Common Zerbitzuak”; e ha previsto sin dall’inizio il coinvolgimento di persone a rischio di esclusione sociale.
Come ha spiegato Isabel Elizalde, di Malerreka Common Zerbitzuak, “siamo riusciti a ricavare la carta dalla felce grazie alla collaborazione di tutti gli operatori coinvolti, e qui ne abbiamo la prova”. Nella mostra sui primi risultati del progetto, allestita nei portici del Municipio di Sunbilla, è stato infatti possibile vedere e toccare queste nuove carte ricavate dalle felci.
Miren Garate, del Dipartimento di Arti Grafiche dei Salesiani di Pamplona, ha dichiarato: “È stata una grande esperienza, una sfida, poter applicare un modo diverso di apprendimento con i nostri partner. Si è trattato di provare diversi modi di stampare e di trovare una finitura per la carta già stampata”.
Mentxu Aiertza, del centro “Don Bosco” di Tolosa, ha raccontato di essere partito dalla felce raccolta dalla “Malerreka Common Zerbitzuak” e di averne ricavato la pasta e la carta. “La felce è piuttosto complicata da lavorare, ma è stata una sfida. Nella nostra scuola lavoriamo molto sul lato industriale della carta, mentre questa sfida richiedeva di lavorare di più a mano, in modo artigianale, e gli studenti hanno portato con sé questa conoscenza, che è altrettanto importante”.
Entrambi i rappresentanti dei centri educativi hanno valutato molto positivamente il lavoro con gli studenti, sia in termini di innovazione tecnologica, sia nelle sessioni di formazione imprenditoriale svolte da “Conexiones improbables”.
Il futuro del progetto prevede ulteriori ricerche e la possibilità di creare una carta artigianale dalla felce. Infatti, alcuni esperti ritengono che una varietà locale di ginestra (otio) possa essere una valida candidata da affiancare alla felce per l’estrazione della cellulosa. Verrà, dunque, effettuato uno studio di fattibilità per verificare se è possibile creare un laboratorio artigianale per la creazione di carta dalla felce e da altre piante; e poi altri studi per valutare quali prodotti si potrebbero realizzare con questo tipo di carta, con l’obiettivo di sviluppare opportunità di lavoro a livello locale.
Ecco il video sui risultati del progetto: https://youtu.be/mvLm14GSbMQ
Marian Serrano
https://www.infoans.org/sezioni/notizie/item/17980-spagna-il-progetto-retro-attivo-dalla-felce-alla-carta-riscoprire-il-passato-guardando-al-futuro#sigProIdcf2ce85b56