La comunità educativa pastorale dell’Istituto salesiano di Valdivia ha ricevuto la visita di don Gabriel Romero nei giorni del 13 e 14 marzo. Il Consigliere Regionale ha incontrato le diverse realtà dell’Istituto: gli studenti, durante il tradizionale “buongiorno salesiano”, il Consiglio di coordinamento, il Consiglio degli Allievi, gli educatori, il Consiglio dei Genitori e l’Area di evangelizzazione.

Al termine della visita, don Romero ha manifestato: “Sono molto contento di sentire la presenza di Don Bosco in questa Casa Salesiana, dato che da sette anni non c’è una Comunità religiosa permanente che accompagni il cammino dell’Istituto”.

“Sono grato per il lavoro, lo sforzo e la testimonianza dei laici impegnati che hanno portato avanti la storia, l’eredità e il carisma del nostro Santo Fondatore – ha poi proseguito –. Vedere come questo sigillo gioioso sia profondamente radicato nel cuore dei genitori, degli allievi e sicuramente delle nuove generazioni, insieme agli educatori, è qualcosa che ci riempie di speranza nell’educare per formare buoni cristiani e onesti cittadini”.

Il Consigliere Regionale ha sottolineato come un valore forte il fatto che la scuola sia diventata una scuola gratuita, “perché questo ci riporta alle origini della Congregazione, che era ed è sempre stata per fornire un’educazione gratuita e di qualità ai bambini e ai giovani vulnerabili. Questo è stato il grande sogno di Don Bosco, che è riuscito a realizzare con grande fede, speranza, preghiera e sforzo, ed è la stessa energia che vedo in tutti i professionisti che oggi danno il meglio per ogni studente, soprattutto per quelli con speciali bisogni educativi”.

Quindi, ha concluso: “Questa casa è davvero una casa che accoglie, perché studenti, genitori, exallievi e famiglie si sentono parte della Comunità Educativo-Pastorale dell’Istituto. È una cosa bellissima!”.

Il 15 marzo don Gabriel Romero ha incontrato diversi membri della comunità UCSH per approfondire cinque temi principali: la formazione delle persone, il contributo alla conoscenza, l’identità, i legami con l’ambiente e la sostenibilità.

“È stata un’occasione molto bella per conoscere la realtà dell’Università Salesiana qui in Cile, per potersi collegare e confrontare con altre istituzioni universitarie della Congregazione. Mi è sembrata una bella atmosfera perché è influenzata da tutto il contesto sociale del Paese, dalla legge di inclusione studentesca che ci ha permesso di accogliere altri studenti, altre famiglie…”, ha detto don Romero nella circostanza.

Il Consigliere Regionale ha evidenziato lo sviluppo dell’UCSH, che negli ultimi anni si è aperta a livello di ricerca con gli Istituti e le Scuole; la crescita della Pastorale e il suo ruolo di collegamento e di accompagnamento degli studenti; il lavoro della Direzione degli Affari Studenteschi e la sua capacità di accogliere e gestire le situazioni e le esigenze che si presentano in base all’esperienza dei giovani a livello socio-emotivo, intellettuale e di apprendimento.

Don Romero ha valutato positivamente tutti questi incontri, perché gli hanno permesso di conoscere la realtà della situazione e di visualizzare le sfide per il futuro. “Avverto come un’opportunità quella di dare continuità a questi nuovi processi che sono stati avviati e che hanno molto potenziale, come la ricerca, il supporto agli studenti, le possibilità che abbiamo nel Campus di Lo Cañas – con tutte le prospettive di crescita che possono essere offerte da lì – la qualità accademica, che mi è parsa buona… Penso che ci sia una buona base di professori e sento che gli studenti si sentono parte di questa istituzione. La sfida è continuare a crescere”, ha concluso.

Fonte: Bolettino Salesiano del Cile

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