India – Bambini lavoratori abbandonati ritornano nella loro famiglia come gentiluomini ben educati, 18 anni dopo

14 Dicembre 2020

(ANS – Salem) – Erano stati abbandonati quando avevano appena tre e quattro anni, ma una ridda di colpi di scena negli ultimi 15 anni li ha fatti rincontrare con la loro madre e i loro parenti: loro sono Kumar e Rajkumar e l’opera salesiana per i minori più bisognosi “Don Bosco Anbu Illam” (DBAI), di Salem, dove i ragazzi sono cresciuti e grazie alla quale sono stati educati, ha permesso il ricongiungimento.

Il rapporto dei due ragazzi con il DBAI di Salem, inizia nel 2006, quando durante un’operazione d’intervento il personale dell’iniziativa salesiana Childline, gli ufficiali del Dipartimento per il lavoro minorile e altri assistenti sociali hanno scoperto che nella zona di Andipatti Panangadu c’erano oltre 30 bambini addetti alla produzione di cavigliere d’argento. Tra questi, c’erano anche Kumar e Rajkumar.

Come primo passo della loro riabilitazione, i minori sono stati accolti presso il DBAI, e si è subito iniziato a cercare informazioni su questi due fratellini. Non riuscivano a ricordare né i loro genitori, né dove essi si trovassero.

Il DBAI di Salem, che da anni fornisce assistenza e protezione a centinaia di bambini di strada e orfani, assicurando la loro riabilitazione e la felicità, ha dato assistenza e protezione anche a Kumar e Rajkumar. Ha mandato i due fratelli alle elementari di Vinayagampatti. Poi gli ha fatto proseguire gli studi, fino al raggiungimento del diploma del 10° anno delle scuole superiori. L’anno scorso Rajkumar è stato ammesso al Politecnico “Pastor Lenssen” di Kuthenkuzhy, mentre Kumar, dopo altri percorsi di studio e professionalizzazione è entrato alla Hyundai, nella sede di Chennai.

Mentre i ragazzi studiavano e crescevano, lo staff di Childline continuava le sue ricerche. Per ben sei volte vennero riprese e i ragazzi erano ormai stanchi di ricevere sempre notizie negative. Ma ad ottobre scorso l’indagine ha ripreso vigore, per iniziativa del Direttore del DBAI, don Casmir Raj, e della persona da lui delegata allo scopo, Mr. Karthick.

Si è ripartiti dal proprietario del laboratorio di cavigliere, il signor Selvam, e attraverso molteplici e articolati passaggi si è risaliti fino alla famiglia di origine. Il loro padre, che li aveva affidati al sig. Selvam perché non poteva mantenerli, era ormai morto; ma la madre, una sorella maggiore e diversi zii erano ancora vivi e i due fratelli avevano desiderio di rivederli.

Così è stato organizzato il loro incontro e il 29 ottobre, nelle strutture del DBAI, alla presenza del responsabile distrettuale per la protezione dei minori, sig.ra Uma Maheswari, di don Raj e di altre autorità e personalità locali, nonché di altri protagonisti delle ricerche, Kumar e Rajkumar, dopo 18 anni, si sono finalmente riuniti alla loro famiglia.

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