“Ti basta la mia grazia” (2 Cor 12,9) è il motto episcopale prescelto da mons. Dau Ze, divenuto ieri il 132 vescovo salesiano vivente. Il neo-presule proviene dal villaggio di etnia Kachin di Pangpau, ed è cresciuto nella parrocchia di Hpahping, una delle 19 della diocesi. Quinto di sei figli, in questi giorni ha sentito tutto il calore del popolo Kachin attorno a sé. Sacerdote già da 24 anni, ha avuto come consacrante principale il suo confratello l’arcivescovo di Yangon, card. Charles Maung Bo – peraltro primo vescovo della diocesi di Lashio – e come co-consacranti il Nunzio in Myanmar, Thailandia, Cambogia e Laos, mons. Paul Tschang In-Nam; e l’arcivescovo di Mandalay, mons. Marco Tin Win.
Alla presenza delle autorità ecclesiastiche, civili e militari, il vescovo di Lashio Philip Lasap Za Hawng ha condiviso le principali sfide della sua diocesi, indicando in particolare i giovani: “I giovani sono cacciati dai loro villaggi e dalle loro città: a causa dell’arruolamento in molti gruppi armati, o perché diventano vittime del traffico di esseri umani, o delle tossicodipendenze o semplicemente restano disoccupati e oziosi o vengono attratti da altre sette cristiane”.
Da parte sua il nuovo vescovo coadiutore, dopo l’ordinazione, si è rivolto con energia a tutta la grande assemblea dei fedeli, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla curatissima celebrazione e in particolar modo gli ospiti internazionali (erano presenti, infatti, ospiti di almeno 12 Paesi).
A motivo dell’ordinazione, in molti hanno offerto dei doni. Tra questi, anche il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime, che ha inviato una statua di Don Bosco e un messaggio: “Caro Confratello Lucas, con tutto il mio affetto ti auguro una nuova felice missione con il cuore di Don Bosco! Prego per te!”. E poiché mons. Dau Ze è stato anche Delegato per le Missioni, pure don Guillermo Basañes, Consigliere Generale per le Missioni, ha inviato un messaggio: “Caro Lucas, sono orgoglioso della tua chiamata, della tua generosità e della tua nuova missione! Dalla Basilica del Sacro Cuore di Gesù costruita dal nostro amato Padre Don Bosco ti teniamo nel cuore e nella preghiera. E ti prego... benedicici!”.
Nel pomeriggio hanno fatto seguito una tradizionale danza kachin, la Manaw, seguita dal rosario e dall’adorazione eucaristica nella cattedrale del Sacro Cuore di Gesù, animati dai giovani. L’intensa giornata di festa si è conclusa con un momento di festa e di agape fraterna, tra balli e concerti di musica preparati da diversi gruppi.
Merita di essere segnalato che molti salesiani hanno collaborato con grande impegno per la buona riuscita della celebrazione, a partire dall’Ispettore del Myanmar, don Charles Saw.
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