Il documentario Palabek è solo un esempio delle commoventi storie di rifugiati che arrivano da tutto il mondo. Mostra i sogni che tengono in vita queste persone, insieme al lavoro che i salesiani compiono con loro, offrendo educazione, accompagnamento e speranza.
“Palabek. Refugio de esperanza” si avvicina alla realtà di chi ha dovuto lasciare tutto per salvare la propria vita e ora vive un presente pieno di difficoltà, separato dalla propria famiglia e in attesa di una pace definitiva per poter tornare a casa propria.
Alice e Gladys, due giovani rifugiate e madri, hanno iniziato una nuova vita nell’insediamento di Palabek grazie alle opportunità di studio offerte loro dai salesiani. Alice sta terminando la scuola superiore grazie ad una borsa di studio in un villaggio vicino a Palabek, mentre Gladys è l’unica ragazza che frequenta il corso di riparazione di moto della Scuola Tecnica Don Bosco.
Il missionario salesiano don Ubaldino Andrade, con altri salesiani, ha accettato di vivere nelle capanne dei rifugiati per stare con loro 24 ore al giorno. La vita ordinaria nel campo è il filo conduttore del documentario diretto da Raúl de la Fuente, che riesce a rappresentare le difficoltà quotidiane e l’incertezza del futuro di queste persone.
Palabek ha aperto le sue porte nell’aprile 2017, si estende su una superficie di 400 km2 ed è capace di accogliere fino a 150.000 persone. Al suo interno i salesiani hanno costruito più di 11 cappelle, quattro asili e una scuola tecnica e hanno avviato attività per lo sviluppo della donna, il tempo libero dei giovani e la cura spirituale di tutti i residenti.
Giovedì prossimo, 17 ottobre, alle ore 19.30, Palabek. Refugio de esperanza sarà presentato in anteprima al “Palacio de la Prensa” di Madrid; nelle prossime settimane la presentazione proseguirà in molte altre città spagnole ed europee.