Secondo le autorità etiopi ad attaccare il villaggio di Jikawo, nella zona della regione di Gambella abitata dall’etnia Nuer, sono stati membri della tribù sud-sudanese dei Murle. Erano oltre cento e sono arrivati prima dell’alba, circondando alcuni villaggi. L’Esercito dal centro più vicino, Lare, e poi da Gambella è intervenuto appena possibile, ma il gruppo più numeroso è riuscito a scappare. L’area interessata è stata spesso contesa tra varie comunità dedite alla pastorizia e già negli anni passati si erano verificati numerosi e violenti scontri.
In questi giorni anche il Ministro dell’Interno è venuto a Gambella “per stare vicino alla popolazione e per cercare di recuperare soprattutto i bambini rapiti” spiega don Perin.
Le autorità di Sud Sudan ed Etiopia si stanno organizzando per recuperare i bambini e arrestare gli autori del massacro. “Dicono che ci sono stati i primi contatti per almeno riavere indietro i bambini” racconta il missionario, aggiungendo che in questi giorni non mancano “manifestazioni di vicinanza con l’etnia Nuer”.
“Il pensiero va a quelle persone che sono state uccise, sono stato 6 anni in quella zona e sono stato varie volte nel villaggio di Jikawo, per vedere se potevamo costruire una chiesetta, poi visto che era troppo vicina al fiume, ci siamo spostati a Biro Mitol e infine Nib Nib, dove passavamo per andare a far catechismo, e dove ho tanti amici che spero siano ancora vivi, ma dei quali non ho notizie” conclude il missionario.