A Cité Plateau III l’unica acqua potabile disponibile è distribuita da poche rudimentali fontanelle, alimentate dalla stessa falda in cui finiscono le acque nere. Viene raccolta anche l’acqua piovana, che le donne immagazzinano in contenitori vecchi e sporchi, o quella che si accumula nelle cave di pietra disseminate sul territorio, anch’essa molto spesso contaminata. In altri casi le madri di famiglia si alzano alle 4 del mattino per andare a prelevare l’acqua nei pozzi dei quartieri limitrofi, ma non sempre questo è possibile. Così la popolazione locale rimane esposta al rischio di una severa disidratazione, che può portare a perdita di coscienza, insufficienza multiorgano e persino alla morte.
Il progetto ideato dai Figli spirituali di Don Bosco prevede una perforazione di 100 metri (per attingere ad una falda acquifera incontaminata), l’installazione di una pompa elettrica sommersa – che verrà alimentata da 4 pannelli solari per l’energia rinnovabile – l’interramento di 2 serbatoi e i lavori di muratura.
La presenza di una fonte idrica sicura porterebbe grandi benefici su più fronti: eviterebbe la diffusione di malattie, come il colera e la febbre tifoidea, che spesso risultano fatali per i bambini e per le gestanti; contribuirebbe a migliorare le condizioni di salute dei bambini, che attualmente, anche a causa della scarsità di acqua, sono portati ad abbandonare la scuola per lavorare; aumenterebbe sensibilmente la qualità della vita di tutte le donne del quartiere, che non si vedrebbero più costrette a percorrere chilometri per ottenere un po’ di acqua potabile pulita, spesso incinte e in compagnia dei loro figli più piccoli.
Il progetto del pozzo andrà a beneficiare direttamente almeno 6.000 persone, ma a livello indiretto farà molto di più: perché l’iniziativa prevede un coinvolgimento diretto degli abitanti di Cité Plateau III nella gestione del pozzo, e una campagna di sensibilizzazione che verrà avviata a inaugurazione avvenuta per formarli sull’importanza dell’igiene personale.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.missionidonbosco.org