“La regione più grande e più ricca di biodiversità del Perù è l’Amazzonia – afferma E. Ortiz – la quale copre il 60% del territorio del Paese. Conta 31 ecosistemi e 14.712 specie animali, e ospita una pluralità di culture ancestrali e oltre 60 gruppi etnici”. Eppure la regione è la più dimenticata di tutte, per l’indifferenza dei governi.
I salesiani vi sono presenti dal 2001. La loro area di missione si trova nel dipartimento di Loreto, nelle comunità indigene di San Lorenzo, San Fernando e Kuyuntsa, dove accompagnano oltre 8.000 bambini, adolescenti, giovani e comunità.
Da molti anni sono stati avviati progetti a favore delle comunità. A San Lorenzo ci sono una parrocchia, diverse cappelle, e un servizio itinerante nelle comunità indigene e lungo le rive del fiume Marañón, nell’ambito del Progetto VIS-Achuar. A San Fernando c’è il Centro di Formazione Interculturale “Yánkuam Jintia”, con diverse cappelle; mentre a Kuyuntsa sono attive delle parrocchie, servizi missionari itineranti e convitti per giovani indigeni.
L’Amazzonia ha bisogno che siano ricostruite le infrastrutture del Centro di Formazione Interculturale “Yánkuam Jintia” di San Fernando, danneggiato dal terremoto, per continuare a fornire un’educazione tecnica di qualità e formazione umano-cristiana ai giovani indigeni delle etnie Achuar, Kandozi, Mestizos e Quechua.
Inoltre, la struttura della casa d’accoglienza per ragazze indigene della Compagnia Missionaria di San Lorenzo deve essere riparata, mentre altre due cappelle missionarie dovrebbero essere restaurate per continuare a “evangelizzare educando ed educare evangelizzando”.
Ora è il momento di soccorrere con cibo e riparo i fratelli e sorelle colpiti nelle comunità indigene di San Lorenzo, San Fernando e Kuyuntsa, che la società e il governo hanno dimenticato.