L’accordo riafferma l’impegno della Congregazione, come parte della Chiesa Cattolica, a fornire tutte le informazioni sui casi passati, presenti e futuri che costituiscono crimini contro i bambini, gli adolescenti, i giovani e le persone con disabilità commessi da consacrati o laici salesiani.
Il testo afferma che “oggetto dell’accordo è favorire lo scambio di informazioni riguardanti le indagini passate, presenti e future sui crimini sessuali commessi da chierici diocesani contro bambini, adolescenti o persone in situazione di disabilità al momento dei fatti, tutelando la riservatezza richiesta dalle persone che si sono rivolte alla CECh (Conferenza Episcopale Cilena, NdR)”.
Per don Lira, questa è la politica che la Congregazione Salesiana sta attuando dallo scorso anno, ma che dal 30 aprile oggi si realizza formalmente con un documento e la firma di tutte le parti interessate.
“Con quest’accordo – ha spiegato l’Ispettore – vogliamo fare un ulteriore passo avanti nel compito di assicurare che non ci sia spazio nella nostra istituzione per persone che abusano del più grande tesoro che abbiamo ricevuto dal Signore, i giovani, la parte più delicata e preziosa della società umana, come affermava chiaramente lo stesso Don Bosco”.
L’Ispettore ha concluso con la promessa che i Salesiani di Don Bosco faranno tutto il possibile per creare ambienti sani e sicuri, “dove si sappia che chi non rispetta i principi che ci ispirano a partire dal Vangelo e dalla nostra spiritualità salesiana, dovrà assumersi le conseguenze delle sue azioni”.
Alla cerimonia hanno partecipato il Segretario Generale della CECh, mons. Fernando Ramos; il Procuratore nazionale, Jorge Abbott; rappresentanti dei Maristi e dei Padri di Schoenstatt; la Presidente del Consiglio Nazionale sugli abusi e l’accompagnamento delle vittime, Ana María Celis; e mons. Juan Ignacio González.
Mons. Ramos ha anche spiegato in un’intervista che gli anni precedenti sono stati “anni speciali per la Chiesa, di crisi, in cui ci sono state una serie di situazioni molto dure, ma anche di opportunità… Che hanno dato la possibilità di una maggiore conversione e rinnovamento”.