di don János Andrásfalvy, SDB
Nella giornata di venerdì 11 i Consiglieri Generali e i rappresentanti delle 10 Ispettorie coinvolte, invece, avevano avuto modo di confrontarsi, attraverso tre sessioni di lavoro, sul tema delle Missioni, della Comunicazione Sociale e della Famiglia Salesiana.
In merito al primo argomento, affrontato al mattino, don Guillermo Basañes, Consigliere Generale per le Missioni, ha parlato dell’orizzonte missionario che va sempre mantenuto ampio, per non lasciare che l’animo missionario salesiano “venga pian piano rosicchiato”, come da una malattia. Sul punto è voluto intervenire anche il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, che ha sottolineato come la presenza di molte sfide pastorali nel proprio paese d’origine non possa essere una scusa per tralasciare lo slancio missionario. “Con questa mentalità i Salesiani sarebbero rimasti per sempre in Europa”, ha affermato il Rettor Maggiore.
Nel pomeriggio invece è stato don Filiberto González, in qualità di Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, ad introdurre i lavori. Egli ha messo in evidenza come la vera comunicazione salesiana inizi con l’autenticità della vita, con la cura della vita comunitaria e con l’animo apostolico e che, in tal modo, essa si sviluppa avendo sempre come obiettivo la “Gloria di Dio e la salvezza dei giovani”.
Il Delegato del Rettor Maggiore per la Famiglia Salesiana, don Eusebio Muñoz, ha infine preso la parola per promuovere la collaborazione tra i diversi rami della Famiglia Salesiana, che nella reciproca autonomia condividono la spiritualità di Don Bosco e desiderano sempre più lavorare in sinergia.
Nella giornata conclusiva il Rettor Maggiore ha presieduto l’Eucaristia mattutina e ha ricordato che, anche a fronte delle novità che emergono nelle diverse realtà operative, i Salesiani non devono mai dimenticare i ragazzi abbandonati e più bisognosi.
Successivamente, i rappresentanti delle diverse Ispettorie hanno discusso le strategie da realizzare nel prossimo futuro, e il Rettor Maggiore ha offerto la sua relazione conclusiva. Ha ringraziato l’Ispettoria ungherese per l’accoglienza, e don Tadeusz Rozmus, Consigliere regionale per l’Europa Centro e Nord; ha concluso ricordando ai Salesiani di essere coraggiosi e di tenere a mente la grande riflessione sulla Pastorale Giovanile che la Congregazione ha sviluppato e sviluppa tuttora – anche attraverso l’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma – per metterla in atto con i ragazzi più bisognosi.