Nella giornata di sabato 30 gennaio, prima di andare all’opera “Don Bosco Fambul”, Don Á.F. Artime si è recato presso il carcere principale di Freetown, a Pademba Road. Lì, dopo un momento di preghiera, il Rettor Maggiore ha ascoltato le toccanti storie di 3 detenuti: Abdul, giovane di 24 anni, incarcerato a 17, senza aver mai ricevuto un’accusa scritta e la possibilità di difendersi; Mohamed, da 10 anni in carcere, che ha subito torture e umiliazioni; infine Ibrahim, ex bambino di strada e detenuto a Pademba, oggi beneficiario dei programmi dell’opera “Don Bosco Fambul”. Tutti e 3 hanno affermato di ricevere speranza nel nome di Don Bosco.
“Quanto dolore e quante emozioni nello stare lì con quei giovani, a ricordargli ciò che Don Bosco direbbe loro: che hanno un’altra opportunità, che non perdano la speranza!” ha commentato il Rettor Maggiore.
Nella serata di sabato, dopo l’incontro con le ragazze vittime di violenza e i minori orfani dell’Ebola ospitati nell’opera Don Bosco Fambul, il Rettor Maggiore è tornato a Lungi, per vivere la vigilia della Festa di Don Bosco con i ragazzi del Movimento Giovanile Salesiano. I giovani attraverso la danza e il teatro hanno rappresentato le culture Krio, Mende e Temne; e il Rettor Maggiore è rimasto molto ammirato dalle esibizioni, affermando nel pensiero della “Buona Notte” salesiana, che la cultura africana è ricca di fede e di amore. La festa si è conclusa con la consegna di alcuni omaggi al X Successore di Don Bosco.
Ieri, domenica 31 gennaio, è stato il grande giorno della festa in onore di Don Bosco. Don Á.F. Artime ha presieduto la solenne Eucaristia al mattino, nella chiesa di Maria Ausiliatrice a Lungi, con oltre 2000 persone presenti. In un clima di grande festa e vivacità, ha ricordato come lo Spirito Santo 200 anni fa ispirò un uomo a servire i giovani più bisognosi, e che quest’uomo, Don Bosco, non si arrese nonostante le grandi sfide e difficoltà da affrontare. Poi ha parlato delle toccanti esperienze vissute il giorno precedente a Freetown e a Lungi, che gli hanno fatto percepire come davvero Don Bosco sia oggi vivo in Sierra Leone. Infine, ha rivolto un invito ai giovani a seguire l’esempio di Don Bosco e a non aver paura di seguire Gesù.
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Pubblicato il 02/02/2016