Nell’ultima settimana di maggio gli Shuar hanno sperimentato un incontro di fraternità, riflessione e gioia, in occasione del XVI Congresso Giovanile Shuar. Questa volta è stata la comunità di Tuutin-Entsa, situata nella giungla amazzonica, ad accogliere oltre 500 ragazzi e ragazze provenienti da diverse comunità, giunti assieme con i loro “Wea-Etserin” (catechisti).
“La Famiglia” è stato il tema centrale dell’incontro. “La famiglia come scuola di vita”, come indicato dal Rettor Maggiore attraverso la Strenna per il 2017. Ma in particolare il congresso, aperto solo agli indigeni giovani, ha affrontato direttamente l’importanza di “Warasar tsankurnairartai”, che significa “perdonare con gioia e buona volontà”. Come punto di partenza della riflessione, attraverso la Parola di Dio, è stata esaminata la parabola del buon Samaritano.
Il congresso ha visto anche momenti di riflessione e di approfondimento attraverso attività come il teatro, delle dinamiche e delle rappresentazioni utili a favorire una migliore comprensione e interiorizzazione degli argomenti. Nella serata di sabato ha avuto luogo un momento di condivisione e l’incontro si è concluso con l’Eucaristia domenicale.
Il Congresso è stato organizzato dal gruppo “GEMS” con il sostegno di diverse religiose, religiosi e volontarie.
“È importante ringraziare Dio per la meraviglia che è stato questo Congresso Giovanile Shuar” ha concluso don José Delporte SDB, parroco di Taisha.