di don Sebastian Koladiyil, SDB
I ragazzi del “Don Bosco Boys Town” hanno manifestato al Rettor Maggiore tutto il loro entusiasmo: lo hanno accolto con grandi acclamazioni e i canti della banda musicale, gli hanno tributato le vesti e gli omaggi di un anziano dell’etnia “Luo” e lo hanno scortato presso l’opera, dove si sono seduti attorno a lui per ascoltarlo. Dopo le danze rituali, i canti e alcune manifestazioni culturali – per le quali Don Á.F. Artime si è congratulato più volte – il Rettor Maggiore e il suo Segretario, don Horacio López, sono stati invitati a piantare un piccolo albero ciascuno, a ricordo della visita. Quindi è iniziata la celebrazione eucaristica, anch’essa arricchita da numerosi elementi culturali.
Dopo la messa e il Rettor Maggiore e gli altri ospiti hanno visitato i laboratori dell’opera; quindi ha avuto luogo un festoso programma culturale, durante il quale il X Successore di Don Bosco ha emozionato tutti dicendo: “Valdocco non è solo a Torino, si trova anche qui”.
Nel pomeriggio, dopo dei sentiti ringraziamenti per il modo meraviglioso con il quale è stato ricevuto, il Rettore Maggiore ha raggiunto l’opera salesiana di Utume. Qui ha dialogato con i giovani Salesiani studenti di Teologia e ha ricordato loro l’importanza di crescere nella maturità in questa fase della formazione.
Nel suo discorso conclusivo il Rettor Maggiore ha detto ai Salesiani, appositamente riuniti lì da varie comunità: “ritorno a casa convinto delle cose meravigliose che Dio sta facendo nell’Ispettoria dell’Africa Est”. E ha concluso: “guardando voi è possibile immaginare un futuro meraviglioso per l’Africa”.