Gli incontri con il Superiore della Visitatoria “Maria Ausiliatrice” del Mozambico (MOZ), don Adolfo Sarmento De Jesus, con altri salesiani e laici attivi nelle opere di MOZ, con il personale dell’Ufficio ispettoriale di Pianificazione e Sviluppo, con il Nunzio Apostolico, Mons. Luís Miguel Muñoz Cárdaba, insieme alle tappe presso l’Ambasciata Italiana nel Paese e le visite alle comunità di Maputo, Matola, Inharrime, Matundo, Moatize hanno permesso a don Barone e a don Pietro Bianchi, che lo accompagnava, di effettuare una prima analisi di fattibilità di progetti nel contesto offerte dal Piano Mattei.
Le tensioni sociali di queste settimane post-elettorali nel Paese sono evidenti nelle strade, nel clima di controllo e nelle manifestazioni della gente. Le elezioni, vinte ufficialmente dal partito di governo “Frelimo” con il 71% dei voti, hanno visto il partito “Podemos” di Venancio Mondlane ottenere il 20% e il “Renamo”, storico partito di opposizione mozambicano, il 6%.
Ossufo Momade, candidato presidenziale di Renamo, ha denunciato irregolarità, tra cui presunte manipolazioni dei voti, detenzioni di candidati dell’opposizione e spogli elettorali non trasparenti. Le proteste sono sfociate in violenti scontri in diverse città e sono stati riportati vittime e rapimenti. Le tensioni hanno portato alla chiusura intermittente del confine principale con il Sudafrica, aggravando ulteriormente la situazione.
Come sempre in questi casi, i giovani sono coloro che vengono maggiormente esposti, e che sentono il desiderio del cambiamento, per cui l’impegno dei Salesiani si fa ancora più urgente nell’essere accanto a loro e nel fornire possibilità concrete di educazione, istruzione, formazione professionale, accompagnamento spirituale e materiale.