“Il congresso della Rete America Sociale Salesiana ad Aparecida è stata una esperienza molto intensa di confronto e di ascolto con organizzazioni salesiane che operano in circa 20 nazioni, dagli Stati Uniti fino al Cile – dice don Preite –. Da oltreoceano, insieme alla nostra rete salesiana italiana (Salesiani per il sociale) sono state invitate anche la rete sociale indiana (Youth at Risk) e la rete sociale spagnola (Plataformas Sociales Salesianas)”.
“Le diseguaglianze sociali e la povertà presenti nel continente latino americano hanno comportato e comportano una maggiore capacità di riflessione ed un’attenta elaborazione della prassi del carisma salesiano con riferimento alla questione sociale – prosegue –. La nostra Europa su questo può e deve ascoltare maggiormente la freschezza, la semplicità e lo sviluppo del carisma salesiano nato dal contatto con i giovani per le strade e capace di riscattarli attraverso programmi sociali di sviluppo accompagnati da équipe educative e professionali che preparano i giovani alla vita adulta e del lavoro”.
Il documento redatto al termine del congresso verrà presentato al Regolatore del prossimo Capitolo Generale dei Salesiani di Don Bosco, don Alphonse Owoudou, in vista dei lavori capitolari, che inizieranno a febbraio 2025.
“È stata importante anche la presenza di Andrea Farina, responsabile per la Congregazione delle politiche di salvaguardia minorile, molto apprezzato e conosciuto per la ricerca sui diritti e per l’Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori. Le giornate ad Aparecida hanno evidenziato la necessità di una sintesi efficace tra il Sistema Preventivo e i Diritti Umani e per questo crediamo che il suo contributo di ricerca sarà essenziale nei prossimi anni”.
Al termine del Congresso, don Preite ha visitato l’opera “Ciudad Don Bosco” di Medellín, in Colombia, una delle più grandi opere salesiane del Paese, che oggi accoglie tante ragazze e ragazzi poveri, sfruttati a livello lavorativo e sessuale, ma anche giovani strappati dalla guerriglia locale o provenienti da gruppi criminali della città.
“Credo che la Congregazione Salesiana stia facendo un ottimo lavoro di ascolto e di connessione delle varie reti sociali salesiane presenti nel mondo. Ringrazio don Rafael Bajerano, Responsabile dell’ambito Opere e dei Servizi Sociali nel Settore per la Pastorale Giovanile, e l’intero Settore, per quest’invito; ed auspico che anche l’Europa sociale salesiana possa sentire il desiderio e la necessità di una maggiore connessione tra le reti, per implementare lo scambio di buone prassi, il suo ruolo e l’efficacia innanzi alle istituzioni in favore dei giovani più poveri”, ha concluso don Preite.