Italia – Inaugurato il Convengo Mondiale di Comunicazione 2024 “Shaping Tomorrow”

02 Agosto 2024

(ANS – Roma) – Alla presenza del Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana, Cardinale Ángel Fernández Artime, ha preso il via, puntualmente alle ore 9 del 2 agosto 2024, presso l’Aula Magna dell’Università Pontificia Salesiana (UPS), il Convegno Mondiale di Comunicazione Sociale “Shaping Tomorrow” (Dare forma al domani). Nella sala gremita di Delegati ed esperti di comunicazione provenienti da tutto il mondo salesiano, sono risuonati i primi messaggi di saluto e di indirizzo dei lavori. “Sono convinto che il mondo del digitale sia oggi una delle sfide irrinunciabili per la Congregazione” ha condiviso il X Successore di Don Bosco nel suo intervento introduttivo.

In precedenza, in qualità di coordinatore generale dell’evento, sul palco era salito don Maciej Makuła, membro del Settore per la Comunicazione Sociale (CS) della Congregazione. Egli ha innanzitutto ringraziato le autorità dell’UPS per l’ospitalità e don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale (“colui che ha sognato quest’incontro”) per l’intuizione di quest’evento. Poi ha citato il resto del “Dream Team” della squadra organizzatrice (don Dariusz Bartocha, Monika Kalinowska, don Carlos Mendez, don Mamy Augustin Raheriarisoa, Aleksandra Stankiewicz e don Marcin Wosiek); e infine ha ribadito il significato dell’appuntamento: “Non siamo qui per vivere un semplice evento di qualche giorno, ascoltare discorsi, condividere momenti di fraternità… Certo, ci sarà anche tutto questo, ed è importante. Ma siamo qui per realizzare davvero il titolo di quest’evento: ‘dare forma al domani’, insieme. Non è un compito mio: vogliamo insieme forgiare il futuro della comunicazione sociale della Congregazione e, progressivamente, della Famiglia Salesiana e della Chiesa”.

A seguire ha preso la parola il Rettore Magnifico dell’UPS, don Andrea Bozzolo, che ha rinnovato i suoi saluti a tutti i presenti, citando tra gli oltre 150 presenti in sala, anche il Consigliere Generale per la Formazione, don Ivo Coelho, e la sua omologa nel Consiglio Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, suor Nilza Fátima de Moraes; l’Economo Generale della Congregazione, sig. Jean Paul Muller; e il Consigliere Regionale per la Mediterranea, don Juan Carlos Pérez Godoy, insieme a tante altre personalità di spicco e ai vari relatori della giornata.

Successivamente Don Bozzolo ha sottolineato le dimensioni fondamentali del convegno in relazione alla natura formatrice, educativa e di riflessione culturale dell’università – e cioè la possibilità in questi giorni di approfondire la CS salesiana, di conoscere meglio la comunicazione giovanile e di creare reti mondiali di comunicazione salesiana. Si è detto pertanto felice che l’UPS, “il luogo in cui il carisma salesiano si fa pensiero”, sia stata scelta come sede dell’evento, non solo per motivi logistici, ma anche a riconoscimento dell’idoneità dei suoi ambienti come spazi opportuni per il confronto e la ricerca, luogo di incontro tra cultura, scienza e fede. E ha rimarcato il significato che ha per l’UPS di vantare al suo interno una Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale (FSC) – la quale ha co-promosso l’evento – invitando anche i presenti a valorizzarla e a considerarla per futuri aggiornamenti e approfondimenti.

L’artefice principale di questo Convegno Mondiale di Comunicazione, don Gildasio Mendes, è poi salito sul palco per un breve intervento di introduzione a quello del Rettor Maggiore. Nella circostanza il Consigliere Generale per la CS ha ricordato i sogni e le prospettive di “Shaping Tomorrow”, osservando che “la comunicazione non esiste per se stessa, ma per evangelizzare, educare, fare il bene, dare visibilità al carisma salesiano”. E poi ha rimarcato il valore della presenza all’inaugurazione del convegno del Card. Fernández Artime, “un salesiano che sa parlare con il cuore e promuovere la cultura della comunicazione fraterna, che ha sempre saputo mettere le persone al primo posto”.

Infine, con il suo stile fraterno e affabile, è stato proprio il Rettor Maggiore – già pronto per partire da lì a poco alla sua ultima visita di animazione, a Bova Marina – ad offrire ai presenti il suo messaggio di saluto. “Vedendovi, non posso fare a meno di ricordarvi nei tanti posti in cui ci siamo incontrati in questi 10 anni e mezzo… Grazie per quest’opportunità e soprattutto per tanta vita che c’è dietro di voi e con voi, nelle Ispettorie, con i giovani e con la Famiglia Salesiana” ha esordito.

Guardando con lungimiranza al futuro della Congregazione ha indicato tre ambiti “irrinunciabili”:

  • Non possiamo rinunciare mai all’evangelizzazione, ad avvicinare i giovani a Dio, e accompagnare i giovani delle altre religioni per essere autentici credenti con la nostra testimonianza di vita”;
  • Bisogna affrontare la profonda confusione nella visione affettiva e sessuale. In passato spesso, per paura di toccare un tema delicato, si tendeva a non volerne parlare; ma ora, grazie al Settore per la Pastorale Giovanile e anche all’UPS, vogliamo dire una parola educativa e salesiana, su questa dimensione essenziale della persona umana; perché non parlare non è la soluzione. Anzi, tante istituzioni ci hanno chiamato per condividere questo nostro lavoro”.
  • Infine, dando così anche “una solenne investitura a Shaping Tomorrow”, “dobbiamo essere molto attenti, come educatori, a tutta la dimensione del mondo digitale e della comunicazione, che è molto di più della sola tecnologia, e oggi anche a questo ‘grande gigante’, che alle volte può anche spaventarci un po’, dell’Intelligenza Artificiale”.

Il Rettor Maggiore ha anche offerto alcune “pillole” su cui riflettere per invitare tutti ad un’azione responsabile come educatori: come, ad esempio, il dato impressionante degli 8 milioni di persone che ogni giorno interagiscono in tutto il mondo solo con i Salesiani di Don Bosco; o la realtà dei giovani, che necessita di un accompagnamento, disposti a qualsiasi sacrificio pur di postare foto e video accattivanti durante le proprie vacanze; o, ancora, il messaggio di speranza che manda un grande congresso di filosofia in questi giorni a Roma, dove migliaia di persone si radunano perché riconoscono che oggi più che mai “c’è bisogno della profondità del pensiero”.

“Auguri, quello che farete in questi giorni servirà a condividere delle ricche riflessioni sul nostro essere educatori e comunicatori, per capire come rispondere alle sfide di oggi e accompagnare i nostri giovani in un mondo che è più difficile di quello di 40 anni fa” ha augurato a conclusione del suo intervento. 

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