Nel 2003, l’Ispettoria salesiana “Sacro Cuore” di India-Bangalore (INK) avviò un progetto nel villaggio di Ajjanahalli per riabilitare i bambini che vivono per le strada della città e che soffrono anche di tossicodipendenza. Nel corso degli anni, più di 1.200 giovani hanno beneficiato delle attività di questo centro. Con il passare degli anni, però, i salesiani hanno articolato in maniera diversa le loro strutture, sicché i minori tolti dalla strada vengono ora accolti in otto diverse case di accoglienza sparse in tutta la città e afferenti al “Centro Bosco Bangalore”, e l’edificio del villaggio di Ajjanahalli è rimasto vuoto.
Per questo i salesiani di INK hanno deciso di utilizzare l’edificio per un nuovo centro di emancipazione giovanile. Uno di essi ha osservato: “È importante favorire l’emancipazione dei giovani: per un loro sviluppo integrale ed inclusivo e per la costruzione della pace, in particolare alla luce degli attuali problemi dei giovani nello Stato del Karnataka. Peraltro, a fronte della precarietà della salute mentale di tanti ragazzi e ragazze, della diffusione di droghe e sostanze, e della disoccupazione, è fondamentale fornire ai giovani sostegno e orientamento nella loro vita e aiutarli a intraprendere un percorso professionale”.
Il “DB YES” si concentrerà anche sullo sviluppo di competenze e sull’imprenditorialità, al fine di portare ad un aumento dei tassi di occupazione giovanile e alla crescita economica nella regione.
“I giovani che hanno un lavoro retribuito hanno meno probabilità di impegnarsi in comportamenti a rischio o in attività criminali – hanno osservato i Figli di Don Bosco –. Purtroppo, negli ultimi anni, la prevalenza di attività antisociali, tra cui l’abuso di droghe, sta aumentando a un ritmo allarmante nella città di Bangalore, Ramanagara e in tutti gli Stati del Karnataka e del Kerala. Ma quando ai giovani viene dato un senso di responsabilità e l'opportunità di contribuire positivamente alle loro comunità, si riduce la probabilità che vengano coinvolti in attività antisociali”.
I nuovi servizi igienici sono solo una fase del processo di ristrutturazione di questo edificio pensato per sostenere nuove attività di emancipazione per i giovani. I salesiani hanno infatti programmato già tutta una serie di programmi di formazione che aspettano solo il completamento della costruzione per poter prendere il via.
Fonte: Mission Newswire