Quali sono i motivi che hanno indotto a effettuare questo cambiamento? Innanzitutto il Rettor Maggiore e il Consiglio generale sono consapevoli della necessità di avere nella comunità internazionale di “San Callisto” confratelli provenienti da tutto il mondo, per il cui reperimento deve provvedere lo stesso Rettor Maggiore attraverso il suo Vicario. La conoscenza diretta delle necessità della comunità e il contatto con le Ispettorie del mondo faciliterà il reperimento del personale. Vi è anche il contatto con le Autorità Vaticane, da cui dipendono le catacombe che richiedono di riferirsi direttamente al Rettor Maggiore.
Dal 17 al 22 ottobre don Francesco Cereda, Vicario del Rettor Maggiore, ha effettuato la visita canonica alla comunità, ha incontrato le guide che svolgono il servizio alle Catacombe e ha visto il grande afflusso di pellegrini. Questa comunità svolge una interessante lavoro pastorale: si incontrano ragazzi e giovani, cristiani provenienti da altre confessioni, cattolici ferventi, persone che vengono a contatto con la fede cristiana per la prima volta o dopo tanto tempo. Nel concludere la visita don Cereda ha detto ai confratelli: “questa comunità e il suo compito sono un grande dono per la Congregazione, ma anche una responsabilità impegnativa”.