di Edgar Velasco
I Salesiani non hanno perso l’orizzonte. Continuano nel loro impegno di rispondere ai problemi più pressanti del momento. Per questo un gruppo di 36 persone si sono riunite dal 9 al 15 ottobre a Los Angeles, Stati Uniti, per il “XII Incontro Regionale sull’Opzione Preferenziale”.
L’appuntamento ha visto la partecipazione di rappresentanti salesiani di Messico, Stati Uniti, Bolivia, Venezuela, Haiti, Porto Rico, Perù e Centroamerica. Il fulcro delle attività è consistito nel riflettere sul tema “Le migrazioni e la risposta dei Salesiani”.
Senza dubbio, la realtà attuale supera di gran lunga il lavoro che possono fare i Salesiani, ma davanti alle situazioni strazianti di tanti migranti, non è mai poco quel che si fa. Tra i dati su cui ci si è confrontati al raduno si è segnalato che “145.000 persone transitano illegalmente per El Salvador, e il 63% sono giovani”. Per i Salesiani giovani non sono numeri o percentuali, ma vite da salvare.
Durante l’incontro circa 20 dei partecipanti hanno viaggiato da Los Angeles a Tijuana per esaminare il lavoro compiuto con i migranti presso il “Refettorio Salesiano Padre Chava”, rendendosi così conto, di prima mano, dell’assistenza offerta a migranti e senzatetto.
Il XII Incontro sull’Opzione Preferenziale per la Regione salesiana dell’Interamerica, ha avuto come suo obiettivo “integrare l’approccio alla mobilità umana nei processi ispettoriali di accompagnamento a bambini, adolescenti e giovani ad alto rischio sociale”.