Repubblica Democratica del Congo – Segni di speranza nel mezzo della guerra: una donna partorisce tre gemelli presso il dispensario sanitario del Centro giovanile “Don Bosco Ngangi”

10 Marzo 2023

(ANS – Goma) – Mentre la Provincia del Nord Kivu rimane ancora stretta nella morsa degli scontri che da mesi insanguinano l’est della Repubblica Democratica del Congo, dei piccoli “miracoli” continuano a testimoniare la predominanza della vita sulla morte e della speranza sullo scoraggiamento, e a motivare i salesiani nel loro continuo impegno per i più bisognosi.

Presso il dispensario sanitario del Centro Giovanile salesiano “Don Bosco Ngangi” a Goma, ormai da settimane trasformato in ospedale di emergenza per prendersi cura degli sfollati accorsi a migliaia sui suoi terreni, la signora Dorcas Ndibungo, di 36 anni, sotto la supervisione dell’équipe medica di quel centro, ha infatti dato alla luce tre gemelli (un maschio e due femmine).

La partoriente si trova nel sito per sfollati “Don Bosco Ngangi” dal novembre 2022. È fuggita dalla guerra con i suoi otto figli dalla località di Kibumba, nel territorio di Nyiragongo, a circa 30 km a nord di Goma.

L’équipe medica è ormai pienamente impegnata nell’assistenza preventiva e curativa degli sfollati del sito salesiano e della popolazione locale vulnerabile lì accolta.

Nei primi due mesi di accoglienza degli sfollati, il dispensario salesiano ha curato 1.702 sfollati, e solo nell’ultima settimana di febbraio e nella prima di marzo, ha accolto 766 sfollati e persone vulnerabili della zona. In totale vi hanno partorito 16 donne, nove pazienti visitati sono stati indirizzati a strutture più specializzate e 18 sono stati ricoverati.

Inizialmente operativo per i bambini e i giovani residenti del centro salesiano, il dispensario ha iniziato ad offrire assistenza sanitaria di base con un pacchetto completo di maternità, consultazione, servizi laboratoriali, ospedalizzazione, prevenzione, farmacia, nutrizione... L’urgenza della situazione lo ha reso necessario.

L’équipe medica rinforzata comprende un medico, un tecnico di laboratorio, un fisioterapista, uno psicologo clinico, due igienisti e cinque infermieri. Per una risposta adeguata all’emergenza sono indubbiamente necessari materiali, attrezzature, farmaci e dispositivi sanitari.

Da dove vengono le risorse per rispondere ai bisogni degli sfollati? Don Jean-Pierre Muhima, Direttore del centro “Don Bosco Ngangi”, ha risposto: “Ovunque ci sia disagio, miseria, violenza, sofferenza... Don Bosco deve esserci! Abbiamo iniziato con i mezzi a disposizione. La Provvidenza mette poi a disposizione alcuni benefattori nel campo della salute, tra cui le Procure Missionarie Salesiane in tutto il mondo, le ONG come il Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (VIS), Save the Children, il Comitato Internazionale della Croce Rossa…”.

Fonte : « JAMBO VIJANA AFC-EST » rivista pubblicata dai giovani delle opere salesiane della Delegazione Orientale dell’Africa Centrale (AFC-EST)

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