In questo contesto, molte persone cieche o ipovedenti stanno soffrendo: alcune perché sono anch’esse positive al virus, altre perché sono state a contatto con dei positivi e quindi non possono comunque uscire di casa per lavorare. Alcuni ricevono aiuto dallo Stato, mentre altri non possono godere nemmeno di quello.
Per questo, gli exallievi del Centro di Sviluppo delle Competenze per i Ciechi di Pakkred, sotto la cura dei Salesiani dal 1978, hanno unito le loro risorse per mettere in piedi l’iniziativa: “Fondi dai Ciechi per combattere il Covid-19”, un progetto che consiste nel prestare un aiuto iniziale ai non vedenti e ipovedenti, rimandandoli poi alle agenzie sanitarie interessate per ulteriori cure.
Al momento questo gruppo di ex allievi ha aiutato i loro coetanei in due modi: distribuendo pacchi di cibo a coloro che sono stati colpiti da Covid-19; e consegnando un aiuto monetario a quegli altri ciechi o ipovedenti che ricevono cure negli ospedali da campo o che sono in isolamento nelle loro case.
La guida dell’iniziativa è stata affidata al salesiano don Carlo Velardo, SDB, per molti anni alla guida del centro di Pakkred, che si avvale poi dell’aiuto di sei exallievi (Nitchan Supina, Nopphadon Khemaratna, Thanong Manahan, Sawian Ngamsaeng, Manop Takhienkham e Khamdee Sarawith), con incarichi di rappresentanza, segreteria, amministrazione e relazioni pubbliche.
Vedendo tutto questo i salesiani dell’Ufficio di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria “San Paolo” della Thailandia hanno commentato: “In questo periodo di crisi dovuta alla pandemia di Covid-19, una cosa che può diffondersi velocemente, oltre al virus è ‘l’amorevolezza’ delle persone nella società. Anche se ci sono vari modi di aiutare e varie quantità di aiuti possibili, il punto centrale e di maggior rilevanza è l’attenzione alla ‘condivisione reciproca’”.