Sì, perché oggi più che mai è fondamentale aiutare i giovani etiopi del Nord dell’Etiopia a risollevarsi da una situazione drammatica che li vede toccati in prima persona da una pandemia e una guerra: il peggior binomio che si possa immaginare.
Se da un lato Covid-19 ha portato misure di contenimento purtroppo poco compatibili con la quotidianità di tante persone che vivono senza lavori stabili e senza una fissa dimora, il conflitto ha calcato la mano, causando tante vittime, feriti e molti profughi interni o in fuga verso il Sudan, oltre ad un nuovo blocco delle attività scolastiche.
In questa situazione, i Salesiani presenti in Tigray stanno impiegando ogni sforzo per portare soccorso, ma quello di cui c’è bisogno è un forte sostegno esterno per attivare interventi urgenti al fine di tornare a garantire, soprattutto ai figli delle famiglie più povere, il diritto allo studio e alla formazione professionale, sostenendo le Opere Salesiane nel Nord dell’Etiopia.
Ed è proprio su questo punto che la “Fondazione Opera Don Bosco onlus” ha deciso di far sentire la propria voce: “Le presenze salesiane di Makallé, Adwa, Adigrat e Shire garantiscono da anni, in questa zona del Paese, il diritto alla scolarizzazione e alla formazione professionale, per offrire ai bambini e ai giovani etiopi il diritto a un futuro migliore. Ogni aiuto sarà importante per il futuro di tanti ragazzi che da ormai un anno a questa parte, senza sosta, si trovano a dover fare i conti con una situazione insostenibile”.
Tra le opere salesiane presenti nel Tigray e sostenute dalla Fondazione, vi sono: il Centro Giovanile di Adigrat, nel quale i salesiani offrono numerose attività formative ai bambini e ai ragazzi; l’Istituto Tecnico “Don Bosco” di Adwa, che ad oggi ha formato 2.330 diplomati del settore manifatturiero, delle costruzioni ed elettrotecnico e che vanta anche diversi corsi “non formali” – di sartoria, di applicazioni informatiche di base, di artigianato, di lavorazione dei metalli, di saldatura, di fabbricazione di mobili…; la Scuola Cattolica “Don Bosco” di Shire, che con la scuola primaria e secondaria garantisce a tanti bambini e bambine l’istruzione; e l’Istituto Tecnico “Don Bosco” di Makallè: una punta di diamante che permette a tanti giovani di studiare e formarsi come tecnici del settore della meccanica, della saldatura e dell’automotive.
Tanti tasselli che negli anni hanno contribuito a garantire percorsi di scolarizzazione a molti giovani etiopi che, senza questa opportunità, non avrebbero avuto la possibilità di accedere all’educazione, o che comunque non avrebbero avuto a disposizione percorsi scolastici costruiti ad hoc sulle esigenze di un Paese con un grande potenziale – ancora, in parte, inespresso.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.operadonbosco.it
https://www.infoans.org/sezioni/notizie/item/12267-etiopia-il-tigray-tra-pandemia-e-guerra-l-importanza-della-formazione-scolastica-come-riscatto-sociale#sigProId315b1dab61