La statua in questione venne realizzata 25 anni fa in Spagna, con l’idea di sostituire nella tradizionale processione del 24 maggio la statua che dal 1908 presiede l’altare del Santuario di Maria Ausiliatrice della medesima città. Con il passare degli anni, invece, si ritenne più conveniente che l’immagine originale fosse quella che ricevesse il culto in ogni momento – sia durante l’anno in chiesa, sia nella processione del giorno di festa – e così la nuova statua era finita per essere collocata nella cappella privata della comunità.
Durante l’ultima visita in Spagna del missionario salesiano don Antonio César Fernández, nativo di Pozoblanco, nella Comunità Autonoma dell’Andalusia, questi espresse alla comunità di Córdoba il desiderio di avere una statua di Maria Ausiliatrice di quel tipo a Porto Novo, nella comunità del prenoviziato. Dopo la sua tragica morte, avvenuta il 15 febbraio 2019, ucciso da tre colpi di pistola a circa 40 chilometri dal confine meridionale del Burkina Faso, la comunità salesiana di Córdoba ha visto la possibilità di inviare questa statua benedetta e realizzare così il suo desiderio – un desiderio concretizzatosi anche grazie all’organizzazione del viaggio ad opera della Procura Missionaria salesiana di Madrid, “Misiones Salesianas”.
La statua di Maria Ausiliatrice è opera dello scultore cordovano Marco Augusto Dueñas Cepas. Venne commissionata il 15 luglio 1994 e fu consegnata alla comunità salesiana di Córdoba il 19 marzo 1995, venendo benedetta ufficialmente durante l’Eucaristia del 24 aprile dello stesso anno.
“Per noi è un motivo di gioia fare questa donazione alla comunità salesiana di Porto Novo, a oltre 25 anni dalla sua benedizione. Che l’immagine della Madonna, che è stata benedetta nello stesso luogo in cui il nostro confratello Antonio César ha ricevuto il crocifisso missionario, possa essere ora, in queste terre, un segno di comunione. Lei ci unisce e ci fa sentire più fratelli”, ha manifestato il Direttore della casa di Cordoba, don José Antonio Perdigones.
A due anni dalla scomparsa di don Fernández, i suoi confratelli africani lo ricordano ancora con grande affetto e gratitudine ed affermano: “Preghiamo per l’eterno riposo dell’anima di don Cesar e soprattutto per la conversione di queste persone che continuano a rendere più fragile il nostro mondo”.